Dopo l’Eire, giunto il 2 ottobre, ecco il Vaticano, che si è prenotato per il 19 novembre. Anche da oltre il fiume Tevere si ricorderà san Colombano a millequattrocento anni dalla morte (il giro di boa scoccherà il 23 dello stesso mese).
Nato attorno al 543, entrò nel monastero di Bangor, nel nord-est dell’isola, e “praticò per oltre trent’anni la disciplina monastica conducendo una vita incentrata sulla preghiera, l’ascesi e lo studio”; così lo dipingono dall’Ufficio filatelico e numismatico. All’età di circa cinquant’anni si fece “peregrinatio pro Christo”, intraprendendo con alcuni compagni un’opera missionaria nel continente europeo. Lasciando “una traccia importante anche nella vita religiosa e culturale di Francia ed Italia Settentrionale attraverso la regola monastica di Luxeuil (Francia), la diffusione di pratiche penitenziali e la larga rete di monasteri fondati da lui o dai suoi discepoli”. Il messaggio che ha lasciato “si concentra in un fermo richiamo alla conversione e al distacco dai beni materiali in ragione del bene superiore della vita eterna”.
La celebrazione verrà svolta attraverso un francobollo da 95 centesimi (a proposito: il tariffario locale dovrebbe rimanere invariato ancora per diverse settimane; probabilmente fino a febbraio). Raccolto in minifogli da quattro, conta su un quantitativo massimo di trecentomila unità. Anche in questo caso, lo spunto iconografico è stato dato da una vetrata. Si trova nella cripta dell’abbazia da lui fondata a Bobbio (Piacenza), località dove scomparve e dove ancora ne riposano le spoglie. Nella parte superiore, la confezione riproduce la sua preghiera: “O Signore Iddio, sradicate, estirpate dalla mia anima tutto ciò che il nemico vi ha piantato. Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra tutta l’iniquità, datemi l’intelligenza e l’abitudine del bene, affinché in opere e verità io non serva che voi solo: io sappia compiere i precetti del Cristo e cercare voi, o mio Dio! Accordatemi la memoria, la carità, la fede. Signore operate in me il bene e donatemi ciò che voi giudicate essermi utile. Amen”.
Intanto, l’Ufn ha chiarito cosa davvero uscirà fra circa tre settimane. Accanto ai già noti titoli per Anno santo (tagli da 0,80 e 0,95), appunto Colombano (0,95) ed Innocenzo XII (0,95), ha confermato i richiami a Teresa d’Avila e Filippo Neri (un singolo da 2,30) ed al Natale (0,80, 0,95, il secondo anche in libretto da quattro). Ma ha aggiunto quello per la Specola di Castel Gandolfo (0,80, 0,95).