Centoventidue artisti reclusi e ventidue liberi, “personaggi noti al mondo dell’arte, anime sensibili che riescono a percepire spazi e appartenenze in maniera diversa, demolitori di limiti e costruttori di utopie. Grazie a loro questa mostra dispiega tutto il suo contenuto di solidarietà in maniera più facilmente leggibile alla società libera, mettendo a confronto due mondi, creando un ponte tra l’esperienza e l’immaginabile”.
È questa, anticipata dalla presidente di Artisti dentro onlus, Sibyl von der Schulenburg, la seconda “Mostra galeotta”, realizzata nel quadro di “Bookcity”, che vede al centro ancora partecipazioni di arte postale, in particolare di cartoline.
“Nel confronto fra diversi linguaggi e modalità artistiche, fra approcci più ingenui e tecniche più mature” -aggiunge il curatore, Giancarlo Lacchin- “il canto di libertà che si sente risuonare da queste opere di mail-art è sempre il medesimo e diviene narrazione di una vita dell’anima che, in qualunque condizione, sia anche di costrizione o di limitazione, emerge insopprimibile ai sensi facendosi forma e significato”.
Il percorso sarà accolto allo spazio Big santa Marta, in via Santa Marta 10 a Milano. Verrà presentato sabato 18 dalle ore 18.30 alle 22 (alle 17 si svolgerà anche la tavola rotonda “Arte in carcere: scrittura, cucina e pittura a confronto”) e riaprirà dal 21 al 23 tra le 10 e le 18; l’ingresso è libero.