Il 30 maggio 1992 il primo francobollo, che al costo di 750 lire promuoveva lo storico stabilimento balneare di Viareggio. L’ultimo risale al 5 maggio 1999, quando un 800 lire (o, se si preferisce visto che riporta il doppio nominale, 41 eurocentesimi) ha festeggiato il mezzo secolo del Consiglio d’Europa. Fra i due estremi, le restanti cartevalori, oltre quattrocento, che caratterizzano il periodo in cui alla Presidenza della Repubblica figurava Oscar Luigi Scalfaro, scomparso oggi a novantatré anni (era nato il 9 settembre 1918).
Laureato in Giurisprudenza, è stato eletto nella Costituente come rappresentante della Democrazia cristiana, restando deputato dal 1948 al 1992. Al tempo stesso, ha coperto le funzioni di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, spostandosi poi, con la medesima mansione, ai dicasteri della Giustizia e dell’Interno. In seguito, l’incarico di ministro: dei Trasporti e dell’aviazione civile, della Pubblica istruzione, dell’Interno. Dopo una brevissima parentesi al vertice di Montecitorio, il 25 maggio 1992 ha assunto il ruolo di capo dello Stato, rimanendovi fino al 15 maggio 1999.
A livello collezionistico, nel suo settennato l’Italia ha organizzato due manifestazioni mondiali: a Genova nel 1992 (18-27 settembre) ed a Milano nel 1998 (23 ottobre - 1 novembre). Tra i dentelli si distinguono l’autoadesivo e librettato “Giornata della filatelia” (emesso a 750 lire il 22 settembre 1992), il tête-bêche con San Marino per la Basilica di san Marco (doppio 750 lire dell’8 ottobre 1994), il primo sovrapprezzo d’epoca repubblicana (il 750+2.250 in favore degli alluvionati disponibile dal 2 gennaio 1995), la nuova serie ordinaria “La donna nell’arte” (100, 450, 650, 800 e 1.000 lire dell’8 luglio 1998). Al tempo stesso, l’1 gennaio 1994 ha visto nascere l’Ente poste, il 28 febbraio 1998 diventata Poste italiane spa.
Anche sul piano internazionale -ricordano dal Quirinale- la sua attività è stata intensa. “Numerose sono le visite di stato da lui compiute sia in Paesi ove mai in precedenza erano state effettuate sia in quelli ove è consistente la presenza italiana in termini di comunità e di relazioni economiche”. A tale impegno risale una tra le pochissime citazioni dentellate, il 5,50 pesos emesso dall’Uruguay il 21 luglio 1995.