Amanti della spumeggiante bevanda, in alto i boccali. Perché oggi Dublino rende omaggio ad una vera e propria gloria internazionale. È Arthur Guinness, il birraio irlandese vissuto tra il 1725 ed il 1803. Il quale, nel 1759, dunque due secoli e mezzo fa, aprì la casa produttrice, destinata a svilupparsi di generazione in generazione e diventando un rinomato marchio del settore.
Probabilmente apprese il mestiere dal padre Richard, ma fu lui ad avviare l’impresa. Che già nel 1886 -sottolineano con una punta di orgoglio le Poste nazionali- rappresentava la più grande fabbrica al mondo. Oggi assicura dieci milioni di razioni l’anno in oltre 150 Paesi.
Il francobollo costa 82 centesimi e si basa su un ritratto del XVIII secolo. Guarda in particolare al 24 settembre, il “Giorno di Arthur”, per il quale è attesa una impegnativa celebrazione.