Risale al 21 dicembre 1957 il decreto con cui la Società anonima macchine e accessori per ufficio, con sede a Milano in via San Vittore 38, fu autorizzata a vendere e noleggiare macchine affrancatrici a valori componibili con marchio Francopost.
Cominciò un’attività che prosegue tuttora e che ha riscosso interesse anche dal punto di vista collezionistico. Tanto da motivare uno dei maggiori meccanofili classici italiani, Albano Parini, a studiarne più da vicino la produzione. È nato così il volume “1959-1988 Macchine affrancatrici e norme tecniche della Francopost sul territorio nazionale”, che cerca di ricostruire quanto realizzato almeno nei primi decenni di presenza sul mercato.
Esaminando i documenti e le impronte raccolte nel tempo, opportunamente organizzate e riprodotte, l’esperto è riuscito a dare un quadro d’insieme, indicativo anche se non completo (altri registri, individuati solo recentemente, potranno diventare la fonte per ulteriori iniziative editoriali). “Ed ora -commenta- gli appassionati, tematici e non, vedendo su queste pagine qualche oggetto di proprio gradimento potranno mettersi alla ricerca per trovare l’originale da inserire nelle proprie collezioni”.
Il lavoro, organizzato in 326 pagine di formato “A4”, è firmato dall’Associazione italiana collezionisti affrancature meccaniche (non a caso, un forte supporto è stato dato da Nino Barberis) e dall’Associazione filatelica numismatica bolognese, dove viene definito “uno studio valido in grado di portare nuove conoscenze su questo argomento ancora poco conosciuto e quindi estremamente utile”. Viene stampato su richiesta: 25,00 euro nell’edizione in bianco e nero o 40,00 in quella a colori, più spese di spedizione; per i contatti: parini.albano@alice.it.