Da Gibilterra, emesse entrambe il 10 ottobre, due serie che guardano all’arredo urbano e su cui ha lavorato Stephen Perera.
Una -di fatto realizzata per ricordare i centotrent’anni trascorsi dal primo francobollo locale, disponibile con l’1 gennaio 1886- propone i classici “pillar box”, ossia le cassette delle lettere importate dal Regno Unito, soggetto peraltro visto e rivisto tra le cartevalori. I tagli sono cinque, ognuno dei quali offre un contenitore con l’emblema di un monarca diverso: il 22 pence ha quello di Vittoria, il 64 di Edoardo VII, il 70 di Giorgio V, l’80 di Giorgio VI ed il 2,00 sterline di Elisabetta II.
Più curioso è il restante titolo: concerne la toponomastica stradale, in particolare le targhe che, all’inizio della strada, indicano il nome della stessa. Le prime -con testi in inglese- vennero applicate ufficialmente negli anni Settanta del XIX secolo; in precedenza i luoghi erano individuati per la loro funzione o rilevanza, per un punto di riferimento, per specifici edifici presenti o magari per un importante proprietario che vi abitava. Otto, in questo caso, le citazioni, articolate in altrettanti nominali: 22 pence, 40, 50, 54, 64, 70, 80 e 2,00 sterline.