In un sondaggio condotto nel 2007 tra i tifosi del Manchester city, il portiere tedesco Bernhard Carl Trautmann (“Bert”) è stato votato quale secondo miglior giocatore nella storia del club. Era giunto nel Regno Unito come prigioniero di guerra, ma divenne un celebre eroe e una leggenda. Londra e Bonn hanno conferito grandi onori al personaggio, che per decenni è stato uno stimato ambasciatore del pallone. Per lui era importante dare un contributo alla riconciliazione dopo i due conflitti mondiali.
Nato a Brema il 22 ottobre 1923, durante la reclusione non lontano da Manchester, spesso utilizzava il tempo libero per giocare a calcio; si fece notare come portiere. Quando nel 1948 gli fu offerta l’opportunità di tornare a casa, rifiutò e rimase nel Paese ospite, lavorando come bracciante agricolo e in una squadra di artificieri.
Inizialmente si impegnò per l’amatoriale Saint Helens Town; nel 1949 passò al Manchester city. Quando si ritirò, nel 1964, aveva disputato quasi seicento partite con tale squadra. Dopo lavorò come allenatore e, nella Germania Federale, quale addetto allo sviluppo del settore. Il 19 luglio 2013 morì nella sua casa spagnola vicino a Valencia.
Il francobollo che lo cita, emesso ieri da Berlino contro 1,95 euro, lo propone in una foto di Picture-alliance, lavorata da Andreas Ahrens; l’uomo è appoggiato al palo della porta, in una postura pensosa e di osservazione.