Recinti e portaordini non ci sono più. Spariti anche i simboli convenzionali e le “grida”, sostituiti dall’algida efficienza dei computer. Ma è tutto l’insieme che è mutato da quando, il 15 febbraio 1808, la Borsa di commercio di Milano cominciò ufficialmente le attività. Attività sancite da un decreto del viceré d’Italia, Eugenio di Beauharnais, sottoscritto il 16 gennaio 1808.
Due secoli fa, dunque. “La Borsa -precisano dall’istituzione- è stata in questi duecento anni lo specchio delle vicende economiche e finanziarie del Paese, registrandone i momenti di crescita e i momenti di crisi, e trasformandosi da mercato locale a mercato nazionale e quindi internazionale”.
Ma non è l’unica cifra tonda: nel 2008 ricorrono i dieci anni di Borsa italiana spa, nata dalla privatizzazione dei mercati finanziari, e il trentennale di Monte titoli spa, depositario centrale nazionale per tutti gli strumenti finanziari di diritto italiano.
Tra le iniziative, anche l’uscita di un francobollo. Vale 65 centesimi e arriverà agli sportelli l’8 febbraio, giusto in tempo per partecipare ai festeggiamenti.
La carta valore propone la facciata di palazzo Mezzanotte, che si trova in piazza Affari. Ideato dall’architetto Paolo Mezzanotte, l'edificio ospita la Borsa dal 1932. Se gli operatori più antichi si radunavano in funzione delle merci trattate, un punto condiviso viene creato solo dopo il 1808. Ecco, tra le tappe, il Monte di pietà, palazzo Giureconsulti in piazza Mercanti, il ridotto della Scala e palazzo Broggi, in piazza Cordusio. Quello che poi diventerà -ed è ancora oggi- la sede cittadina delle Poste (nella foto).
L’annullo fdc sarà disponibile all’ufficio di Milano Cordusio.