Se il Vaticano, con il francobollo da 3,30 euro, ha scelto come nome la versione latina, cioè Rugerius Boscovich, Zagabria per il suo 7,10 kune ha preferito naturalmente la versione croata di Ruđer Bošković. Raccogliendo l’omaggio in minifogli da nove pezzi.
Per il resto, i due esemplari usciti oggi in congiunta e dedicati al fisico, matematico, astronomo, ingegnere, poeta, filosofo e diplomatico nato il 18 maggio 1711, quindi tre secoli fa, a Ragusa, l’attuale Dubrovnik, appaiono nella loro sostanza simili. Riprendono da un lato della vignetta il “Cupolone”, riferimento ai suoi interventi per rafforzarne la costruzione; dall’altro il ritratto. Quest’ultimo è dovuto al pittore Robert Edge Pine (lo dipinse durante il soggiorno londinese del protagonista) ed è conservato al monastero francescano della stessa città dalmata.
L’eclettico personaggio morì a Milano, dove è sepolto, il 13 febbraio 1787.