Si intitola “La collezionista di cose perdute” e, non a caso, nella copertina compare una giovane donna con un fascio di vecchie cartoline. Se ne individua una, risalente ai primi del Novecento, proveniente dal Regno Unito e con l’indirizzo del destinatario “scomparso”, mentre un’altra è degli anni Sessanta, spedita dalla Jugoslavia.
È il lavoro di Alexis Smith, impegnata in una libreria statunitense, collaboratrice per diverse riviste ed alla sua prima esperienza con un romanzo. In Italia è edito da Frassinelli (186 pagine, 18,50 euro).
Racconta la storia di Isabel. Ha venti primavere ed una passione tutta sua: raccogliere cose che altri hanno abbandonato. Così, sogna la vita delle persone che le hanno possedute, l’amore di chi ha spedito la più tenera delle missive, la gioia di coloro che hanno conosciuto il mondo. E sogna timidamente di conquistare il cuore del ragazzo bello e taciturno che lavora con lei in biblioteca, dove la protagonista restaura volumi antichi. Finché un giorno, forse grazie all’abito vintage al quale non ha saputo resistere, vince ogni riservatezza e invita il collega ad una festa. Sarà una giornata memorabile, di preparativi ed attese, scoperte de attimi di pura magia, rivelazioni e sorprese. Sarà il giorno del loro primo bacio...