Nasce a Marsiglia l’1 gennaio 1927 e muore a Losanna il 22 novembre di ottant’anni dopo. In mezzo, c’è una vita dedicata alla danza, che scopre quattordicenne. La scuola di ballo classica, frequentata a Londra e a Parigi, conferma la predisposizione e nel 1952 crea la sua prima coreografia. L’anno successivo fonda una compagnia propria e nel 1959, mezzo secolo fa, è chiamato a Bruxelles per dirigere i ballerini del teatro Royal de la monnaie. Nasce così il “Ballet du XXe siècle”, perché Maurice Béjart (all’anagrafe Maurice-Jean Berger) rompe con il repertorio fino a quel momento abituale, sintetizzando un nuovo stile che si basa sulla musica moderna e sulle danze di tutto il mondo. Più avanti associa altre discipline, come il canto, il teatro e lo yoga. Portando in seguito la sua esperienza a Losanna e diventando una leggenda che ha permesso al pubblico di percepire tale forma espressiva al ritmo dell’immaginazione. Dopo un fine settimana di prevendita, è da oggi in distribuzione generale il francobollo a lui dedicato. Arriva proprio dal Belgio e non ha un valore nominale esplicito. Adesso costa 90 centesimi, pari ad un invio di classe “1” per l’Europa. La confezione con cinque pezzi comprende un’altra immagine dell’artista.