Per fare le fotografie da utilizzare nei francobolli, Paolo Candelari (lo stesso autore delle istantanee impiegate con l’ordinaria “I colori della vita”, uscita il 16 gennaio 2002) ha dovuto impiegare addirittura una gru. Così da avere un “tête-à-tête” con Libertà e... rubarle un primo piano. Anzi due, visto che gli scatti della coppiola solo apparentemente risultano uguali. Le piccole differenze, e le scritte disposte in modo da valorizzare la profondità, sono funzionali alla... sorpresa. Per celebrare l’“Anno europeo della creatività e dell’innovazione”, San Marino ha deciso di affrontare -e possibilmente vincere- un’antica sfida: realizzare cartevalori tridimensionali. Una sfida che oggi, con il diffondersi di film in 3D sempre più perfetti e spettacolari, si fa ardua, e per questo appassionante. Le emissioni con effetto stereoscopico -precisano dal monte Titano- “non sono certo una novità, ma non hanno mai soddisfatto pienamente a causa della difficoltà di far arrivare a ciascun occhio un’immagine diversa, come avviene nella realtà”. Il sistema anaglifico, già utilizzato da Italia e Argentina, richiede l’uso di occhiali con una lente rossa e una verde (o azzurra). Consente di vedere solo figure tridimensionali monocrome, e si realizza sovrapponendo due immagini colorate diversamente, dando un effetto “macchia” -in caso di fotografie- “inaccettabile in un francobollo”. L’olografia può garantire risultati, ma non nel piccolo formato, e i costi sono rilevanti. “Il sistema migliore resta perciò il più antico, quello che utilizza uno stereoscopio”, come ha fatto la Repubblica, che il 25 agosto varerà la serie. I sei francobolli hanno come soggetto, oltre al monumento sul Pianello, la statua di san Marino conservata nella basilica a lui dedicata e l’interno del palazzo Pubblico. Costano 1,00 euro e sono confezionati appunto a coppie organizzate in tre minifoglietti, studiati per essere inseriti nello stereoscopio-intero postale che completerà l’emissione. La tiratura ammonta a 80mila minifoglietti per tipo.