Il Togo, e in qualche modo è un fenomeno preoccupante, pare voglia investire nei francobolli a tema coronavirus. Dopo il bizzarro foglietto in legno, già segnalato, arrivano altre produzioni, i cui soggetti, peraltro, sono stati visti in precedenza con i nomi del Centrafrica, della Guinea-Bissau, della Sierra Leone. Il motivo è semplice: dietro vi è sempre la stessa ditta produttrice, la lituana Stamperija.
Il 29 maggio scorso si sono aggiunti appunto tre ulteriori foglietti, due con il cartello del divieto per la malattia (è la serie “Stop covid-19”: il primo contiene quattro dentelli diversi da 800 franchi, l’altro uno da 3.300) e l’ultimo caratterizzato dal “Penny black” che raffigura il viso della regina Vittoria coperto dalla mascherina (sei tagli da 550 sempre diversi).
A proposito del dispositivo di protezione, l’azienda baltica lo mette in vendita anche con raffigurato il secondo blocco; costa 12,99 euro, ma l’offerta contiene pure le cartevalori (continua).