Anche i sodalizi… fremono per riaprire, non solo virtualmente (tra i pochissimi che risultano aver trovato soluzioni alternative figurano il Circolo filatelico bergamasco e la Collezionisti italiani di francobolli ordinari). Per questo la Federazione fra le società filateliche italiane ha diffuso un prontuario che consiglia quali misure adottare e come comportarsi, così da non agevolare la diffusione del coronavirus. Di fatto, sono più o meno le stesse misure che da settimane vengono caldeggiate a tutti i livelli. Tra i punti, informare i soci di attenersi alle norme igienico-sanitarie e affiggere all’ingresso dei locali cartelli atti a ricordarle; usare le mascherine; riorganizzare gli spazi, le sedute, i percorsi e le attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro; privilegiare, dove possibile, lo svolgimento di iniziative all’aria aperta e le attività in piccoli gruppi. È necessario mettere a disposizione i distributori di soluzioni disinfettanti per le mani, i guanti devono essere cambiati frequentemente e quelli già utilizzati vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Da assicurare la ripetuta pulizia di tutti gli ambienti e la regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (come banchi, tavoli, piani d’appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie, attrezzature, servizi igienici), nonché il ricambio d’aria. Poi occorre mantenere un registro delle presenze, da conservare per quattordici giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Specifici i consigli per strumenti quali pinzette, lenti o qualsiasi altro materiale che può venire a contatto con più persone: devono essere disinfettati prima e dopo ciascun utilizzo. È vietato l’accesso alla biblioteca: gli scaffali, se esistenti, devono essere barrati con nastro rosso.