“Un refuso”. È in questo modo che dal Parco nazionale dell’Alta Murgia spiegano l’aggiornamento (al solito effettuato alla chetichella) compiuto dal ministero dello Sviluppo economico sul programma 2021. Rispetto all’elenco già diffuso il 15 dicembre, l’omaggio ai tesori geologici dell’Alta Murgia è passato da uno a… cinque francobolli. Inserito nel percorso “Il patrimonio naturale e paesaggistico”, è previsto nel primo semestre, ma ancora manca la data. A quanto pare, le cartevalori serviranno per “dare lustro alle cave di bauxite, il canyon dalle accese sfumature del rosso, a cava Pontrelli per le oltre 25mila impronte di dinosauro scoperte nel ‘99, alla grotta di Lamalunga dove sono incastonati i resti completi di un Neanderthal, al pulo di Altamura e al pulicchio di Gravina, le due grandi doline da crollo che attraggono migliaia di visitatori”. Senza nulla togliere all’importanza del sito, la mente va alla politica più equilibrata dei decenni scorsi. Ad esempio alla serie del 22 aprile 1967 che, con quattro esemplari, ricordò non uno ma ben quattro Parchi nazionali: del Gran paradiso (citato nel 20 lire), d’Abruzzo (40), dello Stelvio (90) e del Circeo (170).