Davvero il tema meritava qualcosa di più efficace. Invece, la sede ginevrina dell’Onu oggi arriva con un minifoglio per gli eventi, che ricorda tanto i personalizzati: dieci francobolli da 1,90 franchi con altrettanti disegni, di bambini e ragazzi fra i sei e i sedici anni, associati a bandelle. Queste ultime sono di due tipi: cinque hanno il simbolo dell’Organizzazione internazionale del lavoro e le restanti il logo di Geneva world, la realtà che ha organizzato l’iniziativa di sensibilizzazione. Le rappresentazioni grafiche sono state scelte fra quelle raccolte in tutto il pianeta e già esposte a L’Aja, Ginevra e Roma. Sul bordo dell’insieme figurano le dichiarazioni del segretario generale Onu, Ban Ki-Moon, e del direttore generale Oil, Juan Somavía. “In molti luoghi del mondo -è il commento che accompagna l’emissione- i bambini sono obbligati a lavorare, qualche volta in condizioni brutali e in ambienti pericolosi, capaci di rappresentare un pericolo per la loro vita e la salute”. In genere, questi giovanissimi non vanno a scuola e non partecipano ad attività ricreative. Il lavoro minorile esiste per molte ragioni, principalmente economiche; non è confinato ad un particolare settore produttivo ed è presente nella maggior parte dei Paesi. Numerose vittime si debilitano sia fisicamente che emotivamente per le condizioni in cui sono costrette ad operare.