Il decimo anniversario dalla morte cadrà il prossimo 5 dicembre, ma la Francia ha giocato con congruo anticipo, avviando la prevendita il 20 gennaio e completando la distribuzione ieri. Creato da C215 e inciso da Elsa Catelin, ecco il francobollo per Nelson Mandela. È un taglio da 1,80 euro, disponibile in fogli da quindici o nel “souvenir philatélique” (4,50).
Nato il 18 luglio 1918, fu una figura di spicco nell’attivismo contro l’apartheid e vincitore del premio Nobel per la pace. “Tutta la sua vita -annotano da Parigi- è stata guidata dall’indiscutibile desiderio di creare una società democratica multietnica, in un paese che dal 1948 viveva sotto un regime di segregazione razziale”. Uomo impegnato, entrò a far parte dell’African national congress, un partito politico moderato che sosteneva la disobbedienza civile. Ma dopo la sanguinosa repressione di una manifestazione a Sharpeville il 21 marzo 1960, il movimento passò dalla nonviolenza alla lotta armata. Da quel momento in poi egli divenne clandestino, assurgendo a simbolo di resistenza contro la disuguaglianza razziale e godendo di un crescente sostegno internazionale. Condannato all’ergastolo nel 1964, sopportò le condizioni draconiane della detenzione con straordinaria forza d’animo. L’isolamento non fece che rafforzarne le scelte. Fu rilasciato il 2 febbraio 1990, dopo ventisette anni di prigione. Nel 1994 venne eletto presidente della Nazione “arcobaleno” che aveva immaginato fin dalla tenera età.