Le comunicazioni, si sa, negli ultimi decenni sono evolute ed evolvono velocemente. Si fa notare, perciò, l’azione compiuta oggi dal ministro allo Sviluppo economico (quindi competente pure per il settore delle comunicazioni) Flavio Zanonato. Per annunciare la -formalmente sua- decisione di emettere l’anno prossimo un francobollo per Enrico Berlinguer a trent’anni dall’improvvisa scomparsa, ha sottoscritto un… tweet. Come dire uno strumento nato nell’Ottocento e che ha vissuto il momento di suo massimo fulgore nel Novecento ora viene promosso attraverso un altro mezzo, fra quelli introdotti molto più di recente. Lapidario il testo, anche perché deve essere contenuto nei 140 caratteri. Dove, però, incappa in una svista, grave per essere il responsabile apicale. Nel 2014 -si legge- “le Poste italiane emetteranno un francobollo per ricordare Enrico Berlinguer nel trentennale della morte”. In realtà è allo Stato -quindi al dicastero alla partita- che spetta il compito di emettere le cartevalori postali. Lo conferma, ad esempio, il contratto di programma sottoscritto tra lo stesso Mise e l’operatore. L’articolo 10 recita che “la formulazione dei programmi di emissione delle cartevalori postali è, nel rispetto delle disposizioni vigenti, di esclusiva competenza del ministero dello Sviluppo economico. La società (Poste italiane, ndr) cura la loro distribuzione e commercializzazione”. Quest’ultima, “ricevuto il programma, sottopone tempestivamente al ministero le proprie motivate proposte circa la data di emissione, la tiratura ed il valore nominale di ciascun francobollo o intero postale, sulla base delle esigenze inerenti all’espletamento del servizio postale nonché al mercato filatelico”. Dietro alla proposta di rendere omaggio al leader del Partito comunista italiano, anche una petizione diffusa via web.