Finalmente, eccolo. È il doppio omaggio, previsto per domani, con cui l’Italia guarda alla Francia.
Il primo francobollo concerne l’Accademia di Francia a Roma, fondata tre secoli e mezzo fa ed ora protagonista di una congiunta con la controparte. Identico il soggetto, da oltre un mese noto: la facciata di villa Medici al Pincio, sede della struttura. Proviene da un disegno realizzato da Charles Errard, che fu direttore della stessa tra il 1666 ed il 1672 e tra il 1675 ed il 1684. Ora il reperto si trova nella capitale d’oltralpe, presso la Bibliothèque nationale de France. Il bozzetto è stato ideato dal Paese partner e poi adattato all’Istituto poligrafico e zecca dello stato.
Il secondo esemplare, invece, rappresenta una scelta autonoma sorta nello Stivale. Che pure ha il precedente nel 15 e nel 25 lire emessi il 9 aprile 1959 (e nel 35 franchi dell’11 ottobre 1958). Realizzato per il sessantesimo anniversario del Patto di gemellaggio, raffigura vedute ideali delle due capitali con i loro principali monumenti, divise da un fiume (sarà il Tevere o la Senna?), “simbolo del rapporto di collaborazione e amicizia” che le collega dal 1956. Vi ha lavorato Francesca Abbate.
Entrambe le cartevalori sono da 95 centesimi, autoadesive, prodotte in ottocentomila esemplari (strano che non si sia previsto un quantitativo supplementare per accontentare chi colleziona emissioni condivise); una è in fogli da quarantacinque e l’altra -essendo di formato maggiore- da ventotto.
Il bollettino illustrativo è dovuto al responsabile per il collezionismo di Poste italiane, Pietro La Bruna. L’annullo fdc sarà disponibile allo spazio filatelia della capitale.