Salvo ulteriori e possibili aggiunte, la piccola collezione che in queste settimane sta celebrando l’Organizzazione del trattato dell’Atlantico del Nord va integrata con il francobollo di Lettonia e la cartolina postale di Portogallo.
Nel primo caso è un tributo simbolico da 1,97 euro emesso il 28 marzo (il giorno successivo è stato raggiunto il ventesimo anniversario dall’ingresso nazionale nella compagine); porta il nome di Ģirts Grīva. “Vediamo e sentiamo la presenza degli alleati e la sicurezza che forniscono ogni giorno, proteggendo il nostro spazio aereo e fornendo supporto alle nostre forze terrestri e marittime”, ha detto il ministro della Difesa, Andris Spruds. “Soprattutto in questi tempi difficili, riconosciamo che è un grande privilegio far parte dell’alleanza militare più forte del mondo”.
L’intero lusitano data 4 aprile (quando è scoccato il settantacinquesimo della struttura) e richiede 1,30 euro. Propone la sede dell’organizzazione a Bruxelles con le trentadue bandiere dei Paesi partecipanti, queste ripetute con il logo nell’impronta di affrancatura. Il Portogallo è stato uno dei dodici fondatori, avendo firmato il Trattato istitutivo appunto il 4 aprile 1949, in una cerimonia tenutasi a Washington. La Nato -è il commento- “ha svolto un ruolo fondamentale nel contesto della sicurezza e della difesa dell’asse euro-atlantico. Ha promosso sempre i valori democratici, concentrandosi sulla cooperazione tra i membri, con l’obiettivo di evitare conflitti”. “A causa dell’attuale situazione di instabilità che il conflitto in Ucraina ha portato nel Vecchio continente, la sua importanza nel garantire la pace e nello sviluppare strategie di deterrenza che tutelino gli Stati aderenti è sempre maggiore”.