Il ricordo di un collezionista particolarmente apprezzato può passare anche dalla pubblicazione postuma dei suoi lavori. È il caso avvenuto con Nino Barberis, scomparso il 18 luglio 2015. Tra i tanti campi di interesse coltivati, quello per i soldati del generale Władysław Anders rimasti, dopo la Seconda guerra mondiale, per un certo periodo nel Bel Paese. È nato così il volume “La posta militare del II Corpo polacco in Italia”.
A suo nome, sul mercato c’è parecchio materiale, ma occorre destreggiarsi tra quello autentico e quello più o meno indotto. Una sessantina di anni fa, lo specialista cominciò a studiare quanto trovava ed a classificarlo, tanto che già nel 1954 pubblicò sulla rivista “Filatelia italiana” un primo studio, poi raccolto in un fascicolo autonomo. Per l’approfondimento svolsero un ruolo importante i protagonisti, ossia i militari coinvolti, cui in seguito si aggiunsero ulteriori testimonianze ed infine i documenti.
È stato in grado, così, di distinguere quanto esistente in tre categorie. La prima è la corrispondenza, airgraph compresi, spedita tra il 1944 ed il 1946 dai reparti dislocati lungo lo Stivale. “A mio parere -annota- questo è il solo materiale veramente postale, che merita tutto l’interesse, per la sua serietà”. La seconda e la terza sono costituite dalla serie di francobolli “Vittorie” e “Soccorso di guerra”. “Se attribuiamo -precisa- un coefficiente di serietà 100 alla vera e propria posta dei militari polacchi, a mio parere potremmo attribuire un valore 30 alla serie «Vittorie» e 10 alla serie «Soccorso di guerra»”.
Questi concetti introducono poi i materiali, sviluppati complessivamente in 512 pagine con illustrazioni quasi sempre a colori e numerosi appunti sparsi. Il libro è edito dal Centro italiano filatelia resistenza (30,00 euro).