La mostra -anche per gli spazi non certo grandissimi- offre un primo approccio, ma gli approfondimenti e la documentazione si trovano nel volume omonimo: “1929-2009: Ottanta anni dello Stato della Città del Vaticano”, che permetterà, anche a percorso smantellato, cioè dopo il 10 maggio, di disporre del necessario punto di riferimento.
Edito dalla Biblioteca apostolica vaticana e curato da Barbara Jatta, in 456 pagine (costo 30,00 euro) ripropone l’itinerario attraverso numerosi saggi che esaminano altrettanti aspetti: storici, legislativi, topografici, architettonici e edilizi (Pio XI fu definito il papa “costruttore”), culturali, organizzativi, relativi alle comunicazioni (fra cui il lavoro di Guglielmo Marconi per creare la Radio vaticana) e ai trasporti. I richiami postali non mancano, come con il telegramma spedito, dopo lo scambio delle ratifiche, da un “commosso” Vittorio Emanuele III al pontefice il 7 giugno 1929, giorno che -precisa ora il segretario generale del Governatorato, Renato Boccardo- può essere considerato quello in cui lo Stato è nato.
Un capitolo specifico, firmato dal capo dell’Ufficio filatelico e numismatico, Pier Paolo Francini, è dedicato alla posta e alla monetazione. Ricorda la Convenzione postale sottoscritta il 29 luglio, che il giorno successivo avrebbe permesso di istituire il servizio postale, mentre i francobolli sarebbero stati disponibili a ruota, l’1 agosto. “La tiratura di questa serie -precisa- non venne dichiarata e, trattandosi di una prima emissione di posta ordinaria, ciò è abbastanza comprensibile e giustificato”. I commemorativi sarebbero arrivati quattro anni dopo, in occasione dell’Anno santo straordinario; la prima sede vacante sottolineata postalmente è del 1939, e sancisce il passaggio fra Pio XI e Pio XII.
Una consistente parte del libro è dedicata alle schede delle opere e dei documenti esposti. Quelle riguardanti posta e monetazione sono dovute a Nicola Di Foggia: oltre ad aver collaborato, due anni fa, a realizzare il Museo, lavora allo stand allestito durante le mostre collezionistiche.
Completano il volume, accanto ad un ricco e altrimenti introvabile materiale iconografico, diversi documenti di supporto, come il Trattato del 1929 con l’Italia, le leggi fondamentali del 1929 e del 2000.