Due francobolli (nominali da 1,90 e 20,50 lei), al solito declinati in molteplici confezioni per spillare più soldi ai collezionisti: fogli da ventisette, un tête-bêche e una vignetta; da cinque e un’etichetta; due da due serie (cambia la disposizione); un foglietto non dentellato. È la scelta della Romania davanti all’emissione PostEurop, questa volta dedicata agli antichi itinerari postali. Emissione confermata per oggi. Le immagini, dovute a Ion Chirescu, puntano a tempi piuttosto recenti: il 1840, rappresentato in Moldavia e in Valacchia. Nei Principati dell’area, durante i secoli XVII-XVIII, il servizio postale era organizzato dallo Stato; con il permesso del principe, potevano essere trasportate anche le persone. Il sistema era pagato dalla popolazione di classe inferiore. All’inizio dell’Ottocento furono istituiti dei riferimenti chiamati “menziluri”: qui erano custoditi i cavalli e le carrozze necessari per i corrieri ufficiali, i funzionari in missione e gli autorizzati. La gestione delle tratte, principali e secondarie, era affidata a specialisti tramite accordi in essere dai tre ai cinque anni.