Sarebbero dovute finire sul mercato oggi attraverso una sessione d’asta della berlinese Stargardt. Poi, il colpo di scena, che rende omaggio al mittente: le missive dello scrittore ceco Franz Kafka (1883-1924) inviate alla sorella Ottla sono passate di mano in un altro modo.
Ad acquisirle, la Bodleian library (Università di Oxford) e il Deutsches literaturarchiv di Marbach. Una joint-venture inconsueta, visto che coinvolge due istituzioni di altrettanti Paesi con l’obiettivo di permettere l’accesso del prezioso materiale a ricercatori, studenti, pubblico in genere. E che ora si aggiungerà al materiale riguardante l’autore del “Processo” e del “Castello” già detenuto dalle medesime realtà. Dietro c’è pure un accordo per avviare, in futuro, esperienze condivise.
Il prezzo non è stato rivelato, ma si sa che è stato diviso equamente fra i due partner -ai fondi hanno collaborato alcuni benefattori privati- e che l’azienda tedesca le avrebbe messe sul mercato a 500mila euro.
Si tratta, complessivamente, di 111 documenti autografi (alcuni caratterizzati da piccoli disegni di Franz), con 45 lettere, 32 cartoline e 34 cartoline illustrate: è la maggior parte della corrispondenza spedita tra il 1883 ed il 1924 alla sorella, quella delle tre particolarmente vicina all’artista e poi morta ad Auschwitz. L’insieme è sopravvissuto alla distruzione grazie alle figlie di Ottla, Vĕra ed Helene. Si trovava in Cecoslovacchia prima di essere portato, nel 1970, in deposito come prestito alla Bodleian. Permette di approfondire i rapporti familiari, il ruolo della stessa Ottla finora sottostimato, il vissuto storico e geografico, i viaggi, la dieta, le condizioni mediche e spirituali del romanziere.
Al lotto sono state aggiunte 32 corrispondenze inoltrate dalla sua ultima fidanzata, Dora Diamant, e dal dottore ed amico Robert Klopstock.