Su proposta del ministro dello Sviluppo economico (sempre Silvio Berlusconi ad interim, anche se periodicamente non mancano le segnalazioni di candidature, come quella che negli ultimi giorni ha riguardato l’ad di Poste italiane Massimo Sarmi), è stata autorizzata un’emissione integrativa di cartevalori postali nell’anno 2010 per celebrare l’“Anno giubilare celestiniano”. “L’iniziativa -precisano da palazzo Chigi- è adottata in memoria di Celestino V, assunto al soglio pontificio nel 1294”; sarà disponibile in occasione della prossima visita di Benedetto XVI a Sulmona (L’Aquila). Quindi, arriverà -i dettagli sono stati confermati- il 4 luglio e costerà 60 centesimi. Dopo l’omaggio a Camillo Benso conte di Cavour, uscito il 6 giugno, e in attesa dell’integrazione alla serie ordinaria con tre esemplari e la busta postale (1 luglio), il programma 2010 si prolunga con un ulteriore dentello, varato ieri in Consiglio dei ministri. Di fatto, un ritorno visto che, per citare Dante Alighieri, “colui che fece per viltate il gran rifiuto” al fine di ritornare alla vita eremitica è stato ripreso da un 750 lire il 18 maggio 1996, all’epoca del settimo centenario dalla scomparsa. Il 20 novembre successivo l’appuntamento con il calendario venne ricordato pure dal Vaticano con un 1.250 lire, giunto insieme ad un ulteriore tributo di pari costo per Alfonso Maria de’ Liguori. Notizia aggiornata alle ore 21.33 dell’11 giugno 2010.