Due cataloghi corposi che, però, non riescono a comprendere tutto quanto considerato nel volume n°9 edizione 2006. È la rilettura effettuata dalla Michel per quanto riguarda parte dell’Asia, così da accogliere le novità giunte nel frattempo. Il primo tomo, organizzato in 688 pagine, conferma la scelta compiuta nel 2008 e comprende soltanto la Cina (implementata soprattutto nelle emissioni locali classiche) con quanto le concerne, ossia Occupazioni durante la Seconda guerra mondiale, Repubblica Popolare, Taiwan, Hong Kong, Macao, Manchukuo e Tibet. Offre circa 8mila immagini e 44mila valutazioni, spesso aumentate anche nel materiale recente, a testimoniare la vitalità di tale mercato. Il secondo, invece, conta 1.200 pagine e si occupa di Giappone (con le restanti Occupazioni e Ryukyu), dell’intera Corea, di Mongolia e delle antiche Repubbliche Sovietiche del continente, dalla Georgia all’Uzbekistan. Compreso il Nagorno-Karabakh, area a maggioranza armena che però si trova all’interno dell’Azerbaigian e non gode del formale riconoscimento da parte della comunità internazionale. Complessivamente, nel tomo sono riprodotti 10mila francobolli, mentre le stime salgono a 60mila, numerose delle quali -soprattutto per l’ex Urss- lievitate. A livello redazionale la casa editrice ha puntato a sviluppare i dettagli riguardanti fdc e libretti. Rispetto al lavoro di tre anni fa, restano fuori Afghanistan ed Iran, destinati ad una diversa collocazione. Entrambi i cataloghi sono stampati in bianco e nero con testi in tedesco; il costo unitario è di 57,00 euro.