Avvenne in questi stessi giorni del 1917 la Rivoluzione d’ottobre, chiamata così per il riferimento al calendario locale. Ed ora arriva il catalogo, perlomeno delle emissioni tra 1961 e 1991. Cioè fra la riforma monetaria che ha tagliato uno zero dai vecchi rubli e la scomparsa dell’Unione Sovietica.
È scritto in russo ma, tutto sommato, non importa: ogni francobollo emesso, ossia circa 3.900 voci, è illustrato a colori e questo senza dubbio aiuta nella ricerca, spesso non semplice, tra la generosa produzione postale di Mosca.
Senza contare gli altri dettagli, che naturalmente trovano poco riscontro nei lavori approntati all’estero o comunque generali. Come data di emissione, soggetti, presentazione dei minifogli e così via.
Il volume, intitolato “Catalogo dei francobolli dell'Urss 1961-1991”, si articola in 362 pagine e comprende un indice tematico scritto anche in inglese. Bilingue è pure l’introduzione. Il prezzo di vendita in Italia ammonta a 30,00 euro.