Il personaggio, l’edificio o qualcosa di più? Difficile, tante volte, scegliere, perché la minuscola superficie offerta da un francobollo non permette grandi approfondimenti. Specie se l’illustre non è conosciuto a livello generale e magari se ne vuol far sapere qualcosa anche a chi vive all’estero. Il problema è stato affrontato con la serie che la Romania vara oggi, dedicata all’Istituto nazionale di batteriologia e patologia “Victor Babes”. La storia è raccontata attraverso due francobolli e il bordo del foglietto che li accomuna. Nel primo taglio, da 3,10 lei, vi è l’immobile che accoglie la struttura, attiva dal 28 aprile 1887, quindi da centoventicinque anni: costituisce la più antica istituzione nazionale di ricerca impegnata nel settore medico. Il secondo dentello, nominale da 7,60 unità, raffigura il busto del fondatore, Victor Babes (1854-1926), cui si deve, fra l’altro, il primo trattato di batteriologia al mondo. A scanso di equivoci, le ampolle presenti danno un’idea di chi fosse, anche se la carta valore venisse staccata dal blocco. La foto d’epoca aggiunta sulla cimosa precisa il resto. A chiudere il cerchio, ecco la spiegazione, proposta addirittura in due lingue, romeno ed inglese. Permette di scoprire che l’organismo venne concepito sia come una scuola superiore pratica per tutti coloro che volevano specializzarsi nel campo medico, sia come istituto complesso sul modello di quello che Parigi intitolò a Louis Pasteur. Offrendo vari dipartimenti, specializzati in anatomia patologica, batteriologia, vaccinazione antirabbica, patologia veterinaria, sierologia e chimica. L’iniziativa postale segna anche la “Giornata del francobollo”, che Bucarest celebra il 15 luglio di ogni anno.