Il nuovo piano verrà presentato nel 2017, ma solo previo confronto con le Amministrazioni regionali. L’ha assicurato il responsabile dei rapporti istituzionali con la pubblica amministrazione locale di Poste italiane, Andrea Bellissimo. È quanto anticipano alla Regione Friuli-Venezia Giulia, reduce da un recente incontro con la società. Questa -viene spiegato- “sta lavorando per minimizzare l’impatto dei piani di razionalizzazione della rete di uffici postali, continuando il dialogo con il territorio”. A tal fine, oltre ad aver sospeso il piano 2015, non ha presentato quello per il 2016, avviando incontri con le Regioni e le sedi dell’Associazione nazionale comuni italiani per monitorare la qualità del recapito a giorni alterni. Con il 31 ottobre scorso in Friuli-Venezia Giulia sono settantasei i comuni toccati dalla riorganizzazione nelle consegne. A fronte dei risparmi che si genereranno, l’azienda prevede di concludere entro il prossimo giugno la totale copertura con il “postino telematico”, ossia il portalettere dotato di palmare in grado di offrire a domicilio i servizi principali. “La presenza dell’ufficio postale -ha commentato il segretario generale dell’Anci friulana Alessandro Fabbro- è fondamentale soprattutto per certe zone del territorio e per alcune fasce della popolazione: non si tratta infatti solo di erogazioni di servizi, ma di una funzione che definirei sociale per le comunità più piccole e con molti cittadini anziani”. Aggiungendo che “tuttavia siamo disposti a ragionare sull’inserimento di nuove possibilità offerte dallo sviluppo delle tecnologie, purché siano condotte con sperimentazioni che precedano eventuali fasi di razionalizzazione”. “Ci sono potenzialità e margini di sviluppo interessanti”, ha confermato l’assessore alle autonomie locali Paolo Panontin.