Un grande collezionista di filatelia sport olimpica. Così Maurizio Tecardi, di ritorno dai funerali a Barcellona, definisce il presidente onorario del Comitato internazionale olimpico, Juan Antonio Samaranch, scomparso l’altro ieri.
“Le sue collezioni -prosegue Tecardi- parteciparono anche ad alcune mostre internazionali tenutesi in diverse parti del mondo, compresa l’Italia; ora quella più importante, «I Giochi olimpici dal 1896 ad oggi in blocchi di quattro», è esposta al Museo olimpico di Losanna, in quanto da lui donata diversi anni fa”.
Una militanza nel settore collezionistico di lunga data. “Ricordo la sua collezione, esposta accanto alla mia alla «Verso Tokio» del 1964 a Rimini”. Ma non solo. “Fu grazie a lui che nel 1982 venne fondata la Fédération internationale de philatélie olympique, della quale è stato presidente fino alla morte e di cui ero, e sono ancora, il segretario generale. Fu sempre grazie a lui che, con l’aiuto del Cio e l’organizzazione appunto della Fipo, si sono potute realizzare le varie edizioni della «Olymphilex»: nel 1985 a Losanna, nel 1987 a Roma, nel 1988 a Seul, nel 1990 a Varna, nel 1992 a Barcellona, nel 1996 ad Atlanta, nel 2000 a Sydney, nel 2004 ad Atene e l’ultima, denominata «Olympex», nel 2008 a Pechino. Accanto a queste ci furono, sempre realizzate in collaborazione con il Cio e la Fipo, esposizioni filateliche durante i Giochi olimpici invernali, nel 1992 ad Albertville, nel 1994 a Lillehammer, nel 1998 a Nagano e nel 2002 Salt Lake City”.