Nella sua attività di poeta, scrittore, saggista e regista, Pier Paolo Pasolini “ha saputo raccontare in maniera originale ed affascinante i profondi cambiamenti della società italiana nel secondo dopoguerra. Ma come accade per tutti i grandi artisti, la figura di Pasolini va ben oltre questo ruolo di «cronista» del suo tempo: le sue opere ci offrono qualche strumento in più per affrontare la straordinaria complessità del mondo di oggi”. L’ha detto oggi pomeriggio la presidente di Poste italiane, Luisa Todini, alla cerimonia in cui il francobollo uscito due giorni fa è stato valorizzato. Si è svolta presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, a sua volta ricordata con un ulteriore dentello il 31 ottobre.
Nel contesto, alla presenza del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, è stato aperto lo spazio permanente “Ragazzi leggeri come stracci. Pier Paolo Pasolini dalla borgata al laboratorio di scrittura”. L’iniziativa prevede, ad esempio, la proiezione di opere cinematografiche e documentari nonché il coinvolgimento degli studenti dei licei in un percorso didattico. “Una preziosa occasione”, un incontro che Poste “intende promuovere per valorizzare la filatelia come strumento di espressione creativa delle nostre giovani generazioni anche nelle biblioteche e negli altri luoghi di produzione artistica e culturale del nostro Paese”.
La decisione del Governo di varare il 95 centesimi -ha precisato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, secondo quanto riportato dall’Agi- “è facilmente spiegabile ma anche un po’ stridente: il francobollo è infatti il simbolo più ufficiale e antico delle istituzioni. Con questa emissione possiamo quindi dire che si completa il recupero della frattura tra il grande intellettuale e il Palazzo. Lo Stato dimostra così un senso di gratitudine nei confronti di Pasolini per il contributo che egli ha dato allo sviluppo civile, al pensiero e alla crescita della comunità nazionale”.