Definirle “Olimpiadi” non si può per questione di diritti. Così, Poste italiane ha dovuto fare marcia indietro e ripensare il titolo dell’emissione, individuato in “Mondiali a squadre di scacchi «Torino 2006»”. Anche se l’iniziativa viene comunemente definita, persino dagli organizzatori, “Olimpiade degli scacchi”.
Ma circola pure una terza versione, presente sul decreto sottoscritto da Carlo Azeglio Ciampi il 15 marzo, che parla di “francobolli celebrativi degli Internazionali di scacchi «Torino 2006»”.
Il tributo, un valore da 62 centesimi abbinato alla solita etichetta per il corriere prioritario, sarà in vendita dal 20 maggio, giorno di apertura della manifestazione, alla quale sono attese rappresentanze di circa 150 Paesi. Propone “in grafica stilizzata, un mappamondo il cui globo terrestre è sostituito da una scacchiera”. Non a caso è stato evitato il “logo olimpico ufficiale realizzato da Lorenzo De Palo, studente del corso di grafica dell’Istituto europeo di design di Torino”. Logo che, accanto al re protagonista chiave del gioco, offre la parola “proibita”.
L’annullo commemorativo verrà impiegato nel capoluogo piemontese, presso lo sportello filatelico.
Al francobollo italiano si aggiungeranno altre iniziative; è già nota, ad esempio, una busta postale romena, che riporta logo e nome scelti dai promotori.