Domani ultimo giorno di “Pafil 2mila19”, ospitata -grazie all’impegno dell’Unione filatelica siciliana- all’Archivio storico comunale di Palermo, in via Maqueda 157; rimarrà visitabile gratuitamente dalle ore 9.30 alle 18.30.
Intanto, però, già si conoscono i responsi della gara voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane. La giuria, composta da Angelo Teruzzi (presidente), Giorgio Khouzam, Francesco Lombardo e Flavio Pini, ha attribuito ben otto ori grandi e quattordici normali, questo su venticinque collezioni!
Nella sezione campioni, classe storia postale, ha primeggiato Mario Carloni (proponendo “Dodecaneso” e conquistando 95 punti, cui si è aggiunto il gran premio campioni), seguito da Claudio Ernesto Manzati (“Express service in Italy: 1890-1946 and its precursors from XV century”, 93). Per gli interi, l’esito maggiore figura registrato da Jonathan Cesaretti (“Biglietti postali (lettercard) inviati all’estero”, 94), tallonato da Giuseppe Di Padova (ha firmato due lavori: “1935-1945 Dieci anni di interi postali nella posta militare” e “L’intero postale nella posta militare dalle grandi manovre alla Grande guerra”, rispettivamente 93 e 92).
In competizione nazionale gli ultimi tre traguardi massimi. Due ancora in storia postale, consegnati a Giulio Perricone (“Kingdom of Sicily 1859-1860”, 92 e gran premio competizione) nonché a Fabio Petrini (“Le tessere postali di riconoscimento”, 91); il terzo risulta tra gli interi: è stato destinato a Nicola Burdiat (“Buoni-risposta internazionali di Gran Bretagna”, 90).