Riproduce un antico poster il 45 centesimi che l’Italia dedicherà, l’11 maggio, ad Ignazio Peis da Làconi. Nel dentello è raffigurato con il bastone, diventato il suo simbolo.
Vissuto tra 1701 e 1781, fu canonizzato solo nel 1951. Frate Ignazio –si legge nella biografia firmata da Fernando da Riese Pio X e presentata dal Comune di Làconi- “risulta il santo più spettacolare dei cappuccini. Ci son tutte le prove per qualificarlo un personaggio da leggenda, uno di quei santi che appaiono trasognati e tutta luce nei mosaici absidali delle antiche basiliche cristiane. È scontato che non sono i miracoli a fare il santo, ma il quotidiano impegno e sforzo di servire Dio. Se il miracolo è segno della santità, la santità è grazia di Dio e collaborazione dell’uomo. Pur luminosa di miracoli, la vita di Ignazio fu decisamente donata a Dio”.
L’annullo primo giorno per il francobollo verrà impiegato, oltre a Làconi, anche ad Oristano e Sassari.