Né particolare clamore né ressa, questa mattina presto, al debutto del francobollo “Fiume - Terra orientale già italiana”. Anche se, nel corso delle ore successive, una certa affluenza è stata registrata. Almeno a Milano, uno dei due luoghi (l’altro è Trieste) dov’è in uso l’annullo speciale per il primo giorno. A testimoniare il difficile parto restano i documenti viaggiati tra il 30 ottobre e il 9 dicembre (attenzione al materiale fasullo) ma anche il bollettino illustrativo, rimasto lo stesso. Si contano pochissime modifiche rispetto al testo originale, che “Vaccari news” ha potuto visionare. Tutte non sostanziali. Nemmeno l’elemento più datante -e diventato incongruente con il rinvio del giorno di emissione- è stato aggiornato. Scrive infatti il sindaco, che nel testo è definito presidente, dell’Associazione libero comune di Fiume in esilio, Guido Brazzoduro: “La data di emissione del francobollo in oggetto ha un particolare significato per i fiumani, perché rievoca nelle loro menti e nei loro cuori quella storica del 30 ottobre 1918...”