Un classico delle favole, buono quindi per chiedere soldi da destinare ad opere caritative. È la fiaba di Cappuccetto Rosso, divulgata dai fratelli Jacob e Wilhelm Grimm (anche se la memoria è più antica e risale perlomeno a Charles Perrault); è stata impiegata dalla Germania per caratterizzare la tradizionale serie “Pro beneficenza”, in uscita oggi. A dire il vero, non è la prima volta che lo fa. Come trascurare l’analoga emissione dell’1 ottobre 1960, allora sviluppata in quattro francobolli (nominali da 7+3, 10+5, 20+10 e 40+20 pfennig)?
La nuova proposta comprende tre cartevalori, da 0,70+0,30, 0,85+0,40, 1,45+0,55 euro. Rappresentano la protagonista nel bosco, al cospetto del lupo travestito da nonna, l’uccisione della bestia. Alle immagini hanno lavorato Astrid Grahl e Lutz Menze.
Oltre all’abituale produzione a fogli da dieci, il taglio più economico è stato realizzato, nella versione autoadesiva, in libretti, sempre da dieci, o in rotoli da cento. Gli annulli del primo giorno saranno impiegati uno a Berlino e ben tre a Bonn.