Avrebbe compiuto cent’anni oggi, ma morì in Vietnam il 25 maggio 1954, avendo messo il piede su una mina. Si sta parlando di Endre Ernő Friedman, che il mondo conosce come Robert Capa.
Il celebre fotografo è stato ricordato, già il 2 ottobre scorso, dal suo Paese, l’Ungheria, con un francobollo da 310 fiorini dovuto a Imre Benedek. Riproduce un suo lavoro, risalente all’Ucraina dell’agosto 1947: ritrae la donna che, in una fattoria collettiva, raccoglie un fascio di fieno.
Anche l’Italia l’ha citato, seppur indirettamente. Occorre risalire al 24 settembre 1993, quando una cartolina postale da 700 lire promosse la manifestazione filatelica organizzata a Palermo nel mezzo secolo trascorso dall’operazione “Husky”, operazione con la quale cominciò l’invasione dell’Italia. Una scelta che allora destò qualche perplessità. In ogni caso, nell’intero figura una foto molto famosa: ritrae un minuscolo agricoltore siciliano che mostra ad un gigante statunitense in divisa per quale direzione erano fuggiti i tedeschi: venne scattata il 4 od il 5 agosto 1943 vicino a Troina (Enna). Una copia è presente alla rassegna “Robert Capa in Italia 1943-1944”. Ospitata al Museo di Roma presso palazzo Braschi, in piazza Navona 2, resterà aperta fino al 6 gennaio.
Offre settantotto suoi scatti inerenti la risalita dello Stivale, citando luoghi come Agrigento, la stessa Troina, Nicosia (Enna), Maiori (Salerno), Cassino (Frosinone), Anzio (Roma). L’attenzione del cronista, tuttavia, si è soffermata su due istantanee, scattate il 7 ottobre 1943 e riguardanti Napoli. Raffigurano macerie e soldati. Prima di lasciare la città, i tedeschi piazzarono una bomba ad orologeria alle Poste centrali. Esplose una settimana più tardi, causando un centinaio di morti e molti feriti. Le immagini ritraggono dei curiosi davanti a quanto rimase del palazzo e i militari impegnati nello sgombero delle macerie.