In inglese si dice Global fund for forgotten people; in italiano Fondo globale per le persone dimenticate. È stato istituito dieci anni fa, da qui il desiderio di celebrarlo ieri. In collaborazione con le organizzazioni nazionali e le rappresentanze diplomatiche melitensi, “si propone di sollevare consapevolezza ed offrire supporto rispetto a particolari problematiche entrate nel raggio del proprio radar. La nostra professionalità e solida diligenza ci consentono di agevolare nella massima riservatezza le donazioni all’Ordine in ogni angolo del mondo, provvedendo all’effettiva distribuzione dei fondi ed assicurando che le donazioni abbiano il maggior impatto possibile”. Lo spiega il responsabile della struttura, Justin Simpson.
Destinatari sono i perseguitati, gli anziani, i senzatetto, i bambini abbandonati, i disabili, i rifugiati, coloro i quali soffrono di malattie che si pensa appartengano al passato. “Non hanno mezzi di sostentamento, non hanno reti di supporto, non hanno risorse. Sono i dimenticati”. Finora sono stati ricevuti 577 donativi in 90 Paesi per 75 organismi dello Smom, incidendo sulle vite di oltre due milioni di individui.
Le immagini scelte per i francobolli rappresentano “l’ampia portata e la significativa natura dei progetti” sostenuti. Che si tratti di una carenza di assistenza pubblica nei confronti degli anziani in Lituania (taglio da 1,20 euro), di rifugiati che fuggono dalla guerra in Ucraina (1,25), di mancanza di sostegno sanitario ai nuovi nati in Madagascar (2,40) o di sfide per i disabili ad Hong Kong (3,10), l’Ordine opera con l’aiuto del Fondo “per riportare la dignità e alleviare la sofferenza ovunque essa esista”.
Ogni valore è in fogli da sedici e tirato in cinquemila esemplari; l’impaginazione delle foto è di Claudia Valentini.