Oltre le emissioni standard, studiando nei dettagli quanto la filatelia mette a disposizione degli appassionati, in tutte le sue varianti. Quindi, dentellature, tirature successive, varietà, usi particolari, interi, tariffe e così via. La centenaria Michel è uscita sul mercato rinnovando due dei suoi volumi, entrambi specializzati ed articolati in 608 pagine: da una parte l’Austria; dall’altra la Svizzera e il Liechtenstein. Illustrati quasi sempre a colori, in Italia sono commercializzati a 53,00 euro l’uno. La lingua impiegata è il tedesco. Nel primo caso è raccolta l’intera produzione di Vienna, da quella asburgica del 1850 (utilizzata anche in Lombardo-Veneto, al quale è dedicato un intero capitolo) alle iniziative degli ultimi anni, che per soggetti ed applicazioni tecnologiche si mostrano scrupolosamente attente al marketing. Il volume comprende, fra l’altro, automatici, rotoli, libretti, etichette per raccomandate, stampe in nero. Si completa con i francobolli locali, risalenti alla Prima e alla Seconda Repubblica, e con quelli per le presenze all’estero (da Creta alla Cina) e di occupazione (fra cui la Bosnia-Erzegovina, che ha avuto dentelli imperialregi tra il 1879 e il 1918). La Svizzera è affrontata iniziando con accenni al periodo prefilatelico e con le serie cantonali. I capitoli più corposi riguardano i libretti e, naturalmente, le cartevalori di servizio, sia per le istituzioni federali, sia per le internazionali (le serie Onu in franchi svizzeri, invece, non sono presenti, poiché catalogate a parte). Ulteriori aree si concentrano sulle produzioni locali, in particolari per gli alberghi. L’opera, infine, analizza le emissioni targate Campione d’Italia e Liechtenstein.