A Kiev è giunto di recente il primo treno carico di pacchi provenienti dall’estero; non accadeva dal 2002, quando al ferro venne preferita la gomma. È entrato dall’Estonia utilizzando la compagnia ferroviaria Ukrzaliznytsia. La prova ha coinvolto tre vagoni con quasi 80mila colli. Grazie a un finanziamento di 4,5 milioni di euro firmato dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, nel 2023 Ukrposhta ha realizzato “punti indistruttibili” acquistando 1.716 generatori di corrente di varie capacità e 1.552 terminali internet satellitari Starlink con abbonamento annuale. Questo assicura il funzionamento ininterrotto degli uffici postali, soprattutto nelle regioni remote e colpite dalla guerra. Intanto ha completato l’installazione delle linee di smistamento automatizzato presso il terminal logistico Kiev-Pravy. Consentono di elaborare circa 18mila pacchi internazionali all’ora e 400mila al giorno. Nella prima metà del 2024 la società intende intervenire, abbandonando la separazione manuale, anche negli impianti di Charkiv, Chmel’nyc’kyj, Dnipro, Kiev-Livy, Leopoli e Odessa. “Nel 2023 Ukrposhta ha aumentato il numero di spedizioni del 40%. Ciò significa che i clienti hanno fiducia nell’azienda e noi, a nostra volta, ci impegniamo a essere migliori per loro”, ha affermato il direttore generale, Igor Smilyansky. Al tempo stesso intende aprire uffici per sole merci in tutto il Paese; 13 sono operativi già; lungo l’anno se ne aggiungeranno 41. Sono riservati ai colli, con invii dal peso fino ai trenta chili e un lato massimo di due metri. In cronaca pure Šepetivka (oblast di Chmel’nyc’kyj) dove, grazie alla fondazione della Kyiv school of economics, è stato possibile ristrutturare il rifugio scolastico per 700 bambini. È il sesto intervento di questo tipo che l’azienda postale effettua, il primo del 2024.