Difformi nel metodo produttivo (rotocalcografia e calcografia) come nel nominale (70 centesimi ed 1,90 euro), scontano uno stesso anniversario (risalente a duemila anni fa), condividono la medesima serie tematica (“Il patrimonio artistico e culturale italiano”) ed offrono un manufatto equivalente (un passaggio per oltrepassare l’acqua). Al tempo stesso, li accomuna il travagliato parto, essendo stati previsti per il 4 aprile e poi rinviati, salvo altre sorprese, al 2 maggio. Sono i francobolli dedicati alla via Claudia Augusta ed al ponte di Tiberio a Rimini. Ma le differenze non sono finite. Un esemplare, dovuto ad Anna Maria Maresca, è autoadesivo e raffigura la costruzione romana ad unica arcata situata nei pressi di Lamon (Belluno). È fra le poche testimonianze architettoniche rimaste della via Claudia Augusta, che dal Danubio scendeva nelle pianure del Po e sull’Adriatico. In basso a sinistra è riprodotto il logo delle celebrazioni per il giro di boa raggiunto dell’antica strada. Conta su due milioni e settecentosedicimila dentelli in fogli da ventotto. Il secondo porta la firma di Rita Fantini ed è gommato. Propone una veduta prospettica della struttura sul fiume Marecchia, detto anche ponte Romano, la cui costruzione venne avviata nella città romagnola da Augusto appunto nel 14 dopo Cristo e completata da Tiberio nel 21. In questo caso, arriveranno due milioni di copie, organizzate in confezioni da venticinque. Curioso il fatto che, per il primo soggetto, le celebrazioni non si terranno nel centro veneto, ma a Lagundo (Bolzano), dove si sono concentrate le iniziative. Unico il bollettino illustrativo, con le firme dei sindaci appunto di Lagundo Ulrich Gamper e di Rimini Andrea Gnassi (in quest’ultimo caso coadiuvato da rappresentanti del servizio didattica e pubbliche relazioni dei musei comunali, Angela Fontemaggi e Orietta Piolanti). Due gli annulli, sempre a Lagundo e Rimini.