L’urna, la lettera e l’elettronica: sono tre le strade per votare in Svizzera e la Posta segue le ultime due. L’operatore, a dirla tutta, si sta concentrando sulla terza alternativa, così da arrivare a coprire potenzialmente l’intero territorio entro il 2018. L’attuale offerta -spiegano dalla sede- ha ottenuto di recente la certificazione per aumentarne l’impiego, passando così dal 30% degli interlocutori al 50%, esito considerato una novità assoluta. In altre parole, quei Cantoni che si vogliono avvalere di tale supporto possono mettere a disposizione il canale digitale alla metà del loro elettorato. Sia pure in modi diversi, per ora hanno risposto positivamente Basilea Città, Friburgo, Neuchâtel e Turgovia. È il frutto di un percorso avviato quindici anni fa: in Italia l’unico saggio in merito è stato registrato il 22 ottobre scorso con il referendum in Lombardia.