Testimonianza epistolare trasformata in libro, utile per commemorare, domani, il “Giorno della Memoria”. Edito da Bollati Boringhieri, s’intitola “Dal giardino all’inferno - Lettere di una nonna ebrea dalla Germania 1933-1942” (240 pagine, 16,00 euro; tra le immagini, alcune sono postali).
Nel 1928 Ludwig Lindner, un liberale protestante, viene nominato console della Germania a Genova; quindi si sposta in Liguria con la moglie, Elisabeth Binswanger, di origine ebraica, e i figli Lore -è la mamma dell’autrice, cioè la storica Mara Fazio- e Wolfgang.
Tra i due rami della famiglia -quello che resta nel Paese e quello trapiantato in Italia- intercorre un fitto carteggio: centinaia di missive scritte con cadenza regolare dalla nonna Lina e dalla sua nipotina Anneliese, destinate ai parenti della città ligure.
Trascritte e tradotte nei loro passaggi più importanti, permettono al lettore di vivere in presa diretta soprattutto le vicende delle due donne, dall’ascesa al potere di Hitler, nel 1933, alla deportazione, nel 1942. Dalla serenità di un giardino sulle rive del Danubio all’inferno del lager, alla Shoah. Descrivendo nove anni, attraverso i quali nonna e nipote vengono condotte senza pietà, umiliazione dopo umiliazione, all’esito atroce della deportazione e della morte (continua).