Reazioni a caldo sulla proposta, lanciata ieri sera dal presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, di una mondiale a Milano per il 2015. Innanzi tutto sull’opportunità di organizzare la manifestazione durante un evento di portata così ampia come l’“Expo”, scelta che comporterebbe, fra l’altro, difficoltà a carattere logistico (disponibilità di alberghi e, più in generale, di ambienti adeguati per le iniziative collezionistiche). E poi, da qui al 2015, quale sarà il fornitore del servizio universale, visto che nel 2011 dovrebbe scattare la liberalizzazione del mercato? La società appaltatrice avrà un punto di riferimento rivolto al collezionismo, paragonabile all’attuale divisione? Come si comunicherà? Sull’idea di Piero Macrelli, “Vaccari news” ha voluto sentire i presidenti dell’Associazione filatelisti italiani professionisti e dell’Unione stampa filatelica italiana. “È meglio -ha detto Carlo Catelani- prepararsi per tempo. Va bene se serve per gratificare i collezionisti, ma non è così che si diffonde la filatelia nei confronti del grande pubblico. L’iniziativa, poi, è utile se non blocca altri investimenti nel settore”. “È giusto -aggiunge Danilo Bogoni- che ci siano luoghi dove i grandi collezionisti prendano premi, ma la filatelia va oltre. Sono manifestazioni che il tempo ha fatto diventare vecchie e non guardano al futuro. Non possiamo affidare solo a queste la diffusione del settore”. Intanto, oggi pomeriggio si sono spente le luci sull’edizione 2009 di “Milanofil”. Ora, si pensa ad “Italia 2009”...