Chiusi i conti, ecco i dati dell’asta che l’azienda Vaccari ha tenuto l’8 novembre: hanno cambiato proprietario il 72% dei lotti inerenti la filatelia ed il 78% di quelli riguardanti le cartoline, con un incremento medio, rispetto al prezzo base, del 23% nel primo comparto e addirittura del 77% nel secondo. Complessivamente la vendita è durata 5 ore, dedicando ad ogni proposta 16 o 10 secondi. Ancora una volta, è palese quanto sia importante essere, al momento giusto, davanti al battitore: per francobolli e buste il 35% degli articoli (il 40% sul valore) è stato aggiudicato in sala; mentre per i saluti postali i due valori ammontano al 27% ed al 38%.
“È un risultato -commenta il presidente della società, Paolo Vaccari- sicuramente al di sopra delle aspettative; non lo avrei immaginato prima che iniziasse la vendita. I presenti in sala sono stati in minor numero rispetto al solito, ma gli assenti avevano fatto avere le loro offerte tramite e-mail, fax o per posta (questi ormai pochissimi); oppure, con i lotti di un determinato valore, avevano richiesto il collegamento telefonico. Escludendo qualche eccezione, i realizzi, specialmente per i francobolli (nuovi ed annullati), non sono stati elevatissimi, ma risultano certamente in linea con il mercato attuale, e con i realizzi di altre vendite. Questo gioca a favore di chi acquista ora o ha acquistato negli ultimi anni, perché quando la richiesta tenderà ad aumentare, e le premesse ci sono, automaticamente anche i prezzi lieviteranno”.
“Sono tante le voci i cui riscontri andrebbero citati. Alcune le abbiamo indicate subito sabato sera, ma ne aggiungerei altre. Ad esempio, il 45 centesimi verde oliva bordo di foglio di Umberto I (è l’articolo 399, passato da 1.600 a 3.200 euro), il «Cavallino» (520, da 1.500 a 1.950), le proposte di Montenegro (577, da 220 a 410) e Cina (720, da 220 a 550), la collezione della Base atlantica (824, da 20.000 a 21.000). Quanto alle cartoline, ecco due reperti sugli alpini che hanno fatto faville, uno dedicato al 7° «Val Cismon» e l’altra all’8° Reggimento (1.005 e 1.008, da 15 a 140 e da 40 a 120); sullo stesso soggetto, segnalerei infine alcuni dei repiquage (1.065 e 1.066, da 80 a 210 e da 90 a 230)”.
Gli invenduti resteranno a disposizione degli interessati al prezzo base.