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Anche la società Vaccari è pronta per le feste. Gli uffici saranno chiusi da martedì 24 dicembre a lunedì 6 gennaio compresi. Per questo, tutte le richieste che saranno inoltrate in tale periodo, via posta, fax, e-mail o sito, riceveranno una risposta appena possibile. Occorre ricordare, però, un dettaglio: in caso di ordini riguardanti oggetti unici, avrà la precedenza chi si sarà attivato prima. È il frangente dei lotti di storia postale e spesso di volumi e riviste compresi nella sezione “1x1” della “Libreria filatelica”. “Aggiungiamo sempre materiale -confermano dalla sede di Vignola (Modena)- ma in questi settori di fatto non esistono duplicati. Da qui il suggerimento: non farsi scappare l’oggetto che interessa”. Al contrario, “Vaccari news” resterà come sempre operativo, tutti i giorni, per selezionare e riproporre le notizie più interessanti del settore. “Naturalmente, auguriamo a tutti di passare delle buone feste e di vivere un ottimo 2025!”.
Potrebbe essere anche un regalo per Natale, perché no? Da farsi o da fare, esaminando tra gli invenduti dell’asta Vaccari datata 16 novembre per trovare quel particolare francobollo, quella curiosa lettera o quella raccolta da riprendere in mano e sviluppare. “Sono gli ultimi giorni -ricordano dagli uffici di Vignola (Modena)- per avvalersi di questa possibilità. Fino al 10 dicembre quanto sinora non ha trovato compratore resterà disponibile al prezzo base più le spese di invio. Essendo tutti pezzi unici, è meglio affrettarsi, perché l’acquisto verrà riconosciuto a chi lo effettuerà prima”.
Nero su bianco l’esito dell’asta organizzata due giorni fa dalla società Vaccari e, specialmente, la lista dei realizzi. Ora gli invenduti sono disponibili al prezzo base più le spese di spedizione. Spese di spedizione che si possono anche evitare nel caso si ritiri il materiale allo stand aziendale di “Veronafil”, dal 21 al 23 novembre.
“Tra quanto disponibile -precisano dagli uffici- si trovano in particolare reperti di Antichi Stati e Italia, senza trascurare ad esempio il comparto dedicato a lotti e collezioni (gli ingombranti verranno portati solo su richiesta), dove quindi si favoriscono il risparmio e la scoperta. Il tutto resterà a disposizione fino al 10 dicembre: naturalmente, è privilegiato chi arriverà prima. Magari pensando al Natale, ormai prossimo…”.
Gli Antichi Stati, ma non solo. L’asta Vaccari che si è svolta oggi in modalità “e-live” ha permesso di portare sul mercato 1.452 lotti, parte dei quali ha cambiato proprietà, mentre la restante sarà a disposizione degli interessati al prezzo base, acquistabile da remoto (con le spese di spedizione) o allo stand aziendale di “Veronafil” nel prossimo fine settimana.
L’elenco ufficiale del materiale invenduto sarà reso noto entro martedì, dopo che gli uffici avranno effettuato i necessari controlli. Ma già ora “Vaccari news” è in grado di segnalare gli acquisti più significativi.
Cominciando con il Lombardo-Veneto, da segnalare è il lotto 41 (presentato a 160 euro, è passato di mano a 280), e con Modena: 104 (da 150 a 180), 110 (da 400 a 460), 132 (900), 134 (da 250 a 330), 162 (900), 171 (da 350 a 420). Napoli si è fatta notare per via delle proposte 197 (500), 215 (da 1.000 a 1.400), 233 (900), 237 (1.200), 239 (1.800), 242 (900). Seguono Parma con l’articolo 248 (1.500), il Pontificio attraverso i combattuti 282 (da 500 a 1.050) e 286 (da 5.000 a 7.000), le Romagne grazie ai 337 (da 100 a 160), 341 (da 500 a 750), 342 (700). La Sardegna va citata per il 380 (1.500), la Sicilia con il 463 (da 500 a 580); la Toscana rammentando i 481 (da 900 a 950), 487 (da 700 a 850), 513 (da 150 a 220).
L’Italia unita? Tra gli esiti, sempre a livello esemplificativo, ecco i lotti 588 (da 60 a 130), 688 (da 250 a 370), 697 (da 100 a 200), 726 (da 120 a 180), 761 (da 60 a 220), 762 (da 50 a 160), 768 (da 200 a 440), 777 (da 100 a 160). Arrivando alla Repubblica per citare gli 802 (da 200 a 260), 825 (da 200 a 280), 829 (da 350 a 860). Per gli uffici all’estero compare l’835 (da 90 a 150); nell’ambito delle colonie, sono emersi gli articoli 915 (da 50 a 90), 925 (da 180 a 300), 997 (da 200 a 320).
Nel capitolo delle occupazioni occorre annotare i 1.022 (da 70 a 150), 1.035 (da 100 a 150); per il bellico i 1.073 (da 80 a 280), 1.089 (da 150 a 300), 1.094 (da 90 a 140), 1.095 (da 100 a 160); quello dei prigionieri ricordando i 1.114 (da 50 a 110), 1.119 (da 100 a 160), 1.122 (da 200 a 340).
Non è passato inosservato il Vaticano: da evidenziare sono i 1.196 (da 150 a 250), 1.198 (da 850 a 950), 1.208 (da 90 a 160). Per l’estero, i 1.223 (da 750 a 1.100), 1.231 (550), 1.232 (750), 1.233 (da 1.000 a 1.600), 1.234 (da 400 a 520).
Infine, la sezione collezioni e accumulazioni. Qui risaltano i 1.260 (da 150 a 230), 1.261 (da 400 a 750), 1.270 (da 90 a 150), 1.275 (da 70 a 130), 1.299 (da 500 a 700), 1.344 (da 200 a 300), 1.357 (da 1.000 a 1.650), 1.407 (da 700 a 1.120), 1.419 (da 150 a 240), 1.433 (da 700 a 1.000), 1.434 (da 150 a 400), 1.451 (da 600 a 770).
L’asta Vaccari si svolgerà domani, 16 novembre, ma già si pensa al dopo, in particolare a “Veronafil”. “Saremo presenti alla manifestazione giovedì 21 (dalle ore 14 alle 18), venerdì 22 (dalle 10 alle 18) e sabato 23 (dalle 10 alle 17)”, precisano dalla sede. “Presso il nostro stand, SX1, avremo sia il materiale invenduto e che quindi potrà essere comprato al prezzo base risparmiando anche sulle spese di spedizione, sia quello già acquistato e da consegnare a chi ha preferito tale modalità di conferimento. Sapendo, comunque, che i lotti voluminosi andranno richiesti espressamente entro martedì 19 (info@vaccari.it), in modo da essere sicuri di poterli visionare senza impegno”.
Lo stesso riferimento temporale vale per altre esigenze. “Da parte nostra, porteremo una selezione di nuovi arrivi riferiti alla filatelia e alla storia postale, nonché i cataloghi e i libri più recenti”.
Ormai pochi giorni al 16 novembre, quando si concretizzerà l’asta Vaccari con 1.452 proposte di acquisto. Le offerte -ricordano dagli uffici di Vignola (Modena)- dovranno arrivare entro le ore 17 di venerdì 15; poi si potrà utilizzare Bid inside per inserirne altre o per partecipare in modalità “e-live” sabato a partire dalle 10.
Nelle segnalazioni precedenti l’attenzione si è soffermata sull’area italiana nel suo complesso, ma la vendita va oltre. Ecco, ad esempio di Vaticano, la “Provvisoria” con gomma integra (è il lotto 1.198 e parte da 850 euro); uno dei classici di Mauritius, il 2 pence azzurro scuro con Vittoria, usato, nell’impressione intermedia (1.223, 750); di Regno Unito la coppia, sempre timbrata, del 2 pence azzurro della I tavola (1.233, 1.000). Si possono aggiungere, con gomma integra, la “Pax” di Svizzera (1.253, 200) e l’emissione locale del 1956 effettuata nella magiara Sopron (1.256, 130).
Non vanno trascurati i lotti, che comprendono molte proposte, e non mancano quelle tematiche. Fra esse, 183 giornali della “Gazzetta di Modena - Foglio officiale per gli atti del Governo” completi e non viaggiati (1.263, 150); di Regno Unito un’accumulazione riferita alla serie “Machin” (1.313, 650); di India una raccolta di oltre duecentocinquanta interi postali (1.320, 500). Per l’Italia emergono le collezioni di Repubblica con gomma integra (come 1.356, 2.800; 1.357, 1.000; 1.358, 550). A tutto campo il materiale su Spazio (1.425, 2.000); il pilota Amedeo Gordini (1.429, 150); “Italia ‘90” (1.430, 250); le Olimpiadi (1.440, 500). Diverse infine le alternative per Trieste e Venezia Giulia (fra esse, 1.446, 1.350; 1.450, 800), senza dimenticare Trieste “B” (1.451, 600).
Appuntamento dopo appuntamento, i potenziali clienti dell’asta Vaccari si stanno recando presso la sede aziendale di Vignola (Modena) per esaminare dal vivo quanto d’interesse. A questo proposito, dagli uffici viene specificato: “Raccomandiamo, a chi desidera ritirare a «Veronafil» il materiale aggiudicato, di comunicarcelo al più presto, possibilmente con l’invio delle offerte”. Perché gli articoli che sabato 16 novembre verranno immessi sul mercato sono numerosi, 1.452.
Già i lettori di “Vaccari news” si sono fatti un’idea del disponibile circa gli Antichi Stati e l’Italia, dal Regno alla Repubblica. Ovviamente, ci sono anche gli altri settori tradizionali. Ad esempio, per gli uffici all’estero ecco, entrambi con gomma integra, di Levante il 2 centesimi prova d’archivio e bordo di foglio con angoli non modificati e sovrastampa in albino (è il lotto 844 e parte da 400 euro); di Pechino il 15 “Michetti” (due stellette) ed errore nel nominale, cioè “8 cents” (854, 1.900).
Di Colonie emerge, sempre con collante intatto, per la Cirenaica il 5+2,50 lire “San Francesco” non dentellato in basso e bordo di foglio (861, 350). Circa l’Eritrea, si fa notare il bollettino di spedizione colli da 12,50 lire con valore dichiarato, inoltrato da Milano ad Asmara il 25 giugno 1937 con al recto la parte di sinistra dell’1 lira pacchi d’Italia e al retro, interi, tre tagli da 20 centesimi in striscia, uno da 1,00 lira e la coppia da 2,00, tutti sovrastampati per l’area (910, 290). L’Etiopia? Ecco la busta raccomandata via aerea da Addis Abeba a Massaua dell’8 febbraio 1938 con dietro cinque esemplari (quattro in striscia) dell’1,25 di Vittorio Emanuele III (923, 200). Per ciò che concerne la Somalia, si evidenzia l’assicurata da Mogadiscio a Roma del 6 giugno 1927 con, ovviamente sovrastampati, la prima serie completa della Milizia, cui si aggiungono il 60 centesimi “Michetti”, il 20 su 2 anna e il 50 su 5 di Benadir (978, 420).
Candidature per le 1.452 proposte dell’asta Vaccari fissata al 16 novembre? La scelta più semplice è utilizzare Bid inside. Una volta iscritti gratuitamente (se non lo si è fatto in passato, il termine ultimo è il giorno 15), basta individuare quanto desiderato e inviare le offerte. Sapendo che, nel caso qualcun altro avanzasse sulla stessa piattaforma una cifra maggiore, si verrà avvisati automaticamente. Inoltre, la procedura permette di partecipare in modalità “e-live” alla vendita.
Andando alle offerte, accanto agli Antichi Stati compare diverso materiale riferito a Regno, Rsi e Repubblica. Fra i reperti, ecco -del periodo di Vittorio Emanuele II- la lettera con testo da Genova a Callao (Perù) del 28 giugno 1876, affrancata per 2 lire con due coppie “De La Rue” stampate a Torino, il 40 e il 60 centesimi: la missiva fu gravata a Londra per 1,70; il retro riporta due segnatasse da 5 centesimi del Paese d’arrivo (è il lotto 615 e parte da 2.000 euro).
Per chi segue la fase di Umberto I, si può segnalare, nuovo con gomma integra, il servizio di stato da 2 centesimi su 5,00 lire con soprastampa fortemente spostata in alto (626, 1.000). Oppure, il grande frammento di lettera da Galatina a Padova del 18 ottobre 1892, caratterizzato dal 5 lire del 1889 verde e carminio (653, 1.000). Appartiene al Regno di Vittorio Emanuele III la serie completa, ancora con gomma integra, dei pubblicitari (694, 5.500).
Nel capitolo delle miste emerge l’assicurata per mille lire da Dicomano a Firenze dell’1 aprile 1884; mostra il 2 lire “De La Rue” di Torino, quindi con Vittorio Emanuele II, e il 50 centesimi del 1879, caratterizzato da Umberto I (755, 900). Una parte è dedicata agli invii respinti con il bollo “Rebuts”, fra cui la raccomandata da Sanza (Salerno) a Buenos Aires (Argentina) del 7 maggio 1883 in fermo posta: offre il 40 centesimi “De La Rue” di Torino e il 25 di Umberto I (768, 200).
Tra i pacchi postali di Repubblica sociale si evidenzia, con gomma integra, il 20 lire lilla bruno dentellato a pettine 13¼ per 13¼; è caratterizzato dalla varietà nella sovrastampa, spostata di trentasei millimetri (789, 200). Questa categoria di esemplari è rappresentata anche dal “Cavallino”, sempre con gomma intatta (816, 1.150).
Voce per voce, e sono 1.452, risultano tutte listate e descritte nel catalogo in versione pdf o sfogliabile, nonché in quello in cui si possono presentare le offerte. È l’asta che l’azienda Vaccari ha fissato per il 16 novembre. “Già ora -precisano dalla sede di Vignola (Modena)- è possibile visionare il materiale su appuntamento presso i nostri uffici. Poi le candidature andranno presentate, via lettera, fax, e-mail, sito o sulla piattaforma Bid inside, entro le ore 17 del giorno 15. Consigliamo, a chi pensa di ritirare a Verona quanto acquistato, di segnalarlo nell’offerta”.
Andando nel dettaglio, come sempre una parte significativa della vendita riguarda gli Antichi Stati. “Davvero c’è l’imbarazzo della scelta, con reperti per tutte le borse”. Qualche esempio per così dire importante? Di Lombardo-Veneto ecco il 45 centesimi azzurro vivo usato su carta a macchina, III tipo, tavola “B”, con spazio tipografico orizzontale in basso a sinistra (è il lotto 57 e parte da 700 euro) o, di Modena, il 25 verde, con errore di colore nella carta, quindi non emesso, angolo di foglio (105, 3.000).
Andando a Napoli, un altro capitolo significativo, si possono citare a titolo di esempio il 10 grana rosa brunastro della I tavola con traccia di linguella (177, 4.000) e la lettera con parte di testo da Moliterno a Napoli del 10 gennaio 1862: mostra il 2 rosa carminio della I tavola annullato in periodo luogotenenziale; non era più valido, per questo fu obliterato ulteriormente con tratti di penna, aggiungendo la tassa manoscritta di 3 grana (203, 3.000).
Per ciò che concerne Parma, si evidenzia il 40 centesimi azzurro della I Emissione con la gomma integra (248, 1.500); dal Pontificio emergono il 50 bajocchi azzurro con tracce di linguella (286, 5.000) e la lettera munita di testo da Roma a Valletta (Malta) dell’aprile 1867 affrancata per 42, declinati attraverso tre tagli del 4 giallo e cinque del 6 lilla grigio (312, 1.500). Di Romagne come non richiamare la quartina, con traccia di linguella, dell’8 baiocchi rosa caratterizzata da un’evidente falla di stampa nel secondo esemplare (335, 1.000)? Ovviamente, non manca la Sardegna, presente attraverso, entrambi della IV Emissione e con traccia di linguella, il 5 centesimi verde giallo, I tavola con stampa difettosa (363, 2.000) e il 40 vermiglio arancio chiaro (376, 1.800).
Infine, ecco di Sicilia una coppia usata dell’1 grano bruno oliva, I tavola, I stato (462, 2.500) e di Toscana la lettera da Firenze a Roma del 14 ottobre 1852 affrancata per 5 soldi (3 crazie) con, tutti su carta azzurra, l’1 giallo limone e una coppia del 2 scarlatto chiaro; fu tassata a destino 8 bajocchi relativamente alla tratta pontificia interna (484, 18.000).
“Le versioni sfogliabile e pdf del catalogo già sono on-line; si parte con la nuova asta, realizzata dalla nostra azienda. Si svolgerà dalle ore 10 di sabato 16 novembre e immetterà sul mercato 1.452 lotti”. È quanto annunciano dalla società Vaccari che, su appuntamento, porrà in visione il materiale presso la propria sede di Vignola (Modena), a partire da martedì 22 ottobre.
Sarà solo “e-live”, cioè digitale, e per corrispondenza; quindi senza presenza di pubblico in sala. Potrà essere seguita da remoto attraverso la piattaforma Bid inside, con la quale è possibile anche formulare direttamente le proprie offerte, queste visibili in tempo reale. Confermate comunque le modalità tradizionali: lettera, fax, posta elettronica, siti Vaccari e Philasearch (il limite ultimo per le candidature è venerdì 15 alle 17).
E il materiale proposto? “C’è una vasta scelta, da pezzi importanti ad altri che attirano l’attenzione per differenti ragioni. Particolarmente nutrita è l’area dedicata agli Antichi Stati e al Regno”, anticipa Valeria Vaccari. “Piuttosto corpose risultano le sezioni delle Colonie e delle Occupazioni. All’interno della posta militare sono stati raggruppati i pezzi appartenenti al Secondo conflitto mondiale, ulteriore parte della raccolta presentata nell’asta precedente; anche in questo caso comprende il corriere riferito ai prigionieri di guerra e agli scambi con l’estero”.
“Tante risultano poi le proposte voluminose; riguardano sia l’Italia sia l’estero e molte sono incentrate su tematiche particolari. Meritano un attento esame e sono di sicuro divertimento”.