“Torino universale - Due secoli di grandi eventi”: è la mostra aperta fino al 31 dicembre in via Barbaroux 32, presso l’Archivio storico cittadino (da lunedì a venerdì 8.30-16.30, festivi esclusi; l’ingresso è libero).
Il percorso va oltre quelli che forse sono luoghi comuni, così da presentare aspetti meno noti. “Qui -ricordano gli organizzatori- hanno sede musei conosciuti in tutto il mondo e si sono tenuti grandi saloni e rassegne”. Tra i primi, il Museo egizio; quanto alle esposizioni internazionali, “inizialmente nate per creare il consenso dinastico, diventano nel tempo lo «specchio del progresso» e si dimostrano grandi manifestazioni spettacolari atte a favorire il senso di identità e di appartenenza nazionali”. La città ha dato i natali allo sport, al cinema, alla moda, all’automobile, alla televisione… Molti eventi rinomati vi sono transitati almeno una volta: i Mondiali di calcio, le Universiadi, le Olimpiadi invernali, il “Giro d’Italia” e il “Tour de France”, senza trascurare i Saloni internazionali del libro, dell’auto e della tecnica, il Torino film festival…
L’allestimento illustra i grandi avvenimenti realizzati dall’Ottocento a oggi attraverso centinaia di fotografie, documenti, manifesti e oggetti che svelano curiosi retroscena di celebrazioni, scoperte, proposte artistiche, culturali e sportive.
Ci sono anche i francobolli: provengono dalla raccolta quattro anni fa donata al Comune da Bruno Segre (1918-2024), nel contesto utilizzati come ulteriore elemento narrativo. Si aggiungono sei pannelli sulla “Posta alle esposizioni”, dovuti a Paolo Guglielminetti, dove annulli, cartoline e lettere raccontano come nei contesti espositivi più importanti il servizio postale giocò un ruolo significativo per organizzare, promuovere e raccontare gli appuntamenti stessi.
Edito un catalogo con il medesimo titolo del percorso; costa 13,00 euro (continua).
Ha raggiunto i vent’anni la onlus “Un sorriso in più” di Guanzate (Como). Nata nel 2004 per scelta della famiglia Canclini così da contrastare la solitudine delle persone anziane, l’associazione sta accanto a queste ultime in otto servizi residenziali, nonché ai bambini e ai ragazzi di due comunità educative. Non solo: grazie ai progetti “Nipoti di penna” (250 i rapporti epistolari attualmente in corso) e “Nipoti di Babbo Natale” (33.900 i desideri realizzati), raggiunge migliaia di ospiti in oltre 650 case di riposo in tutta Italia. Il sogno dei fondatori è che chiunque, grazie al tempo trascorso insieme, possa sentirsi importante, amato e apprezzato.
“Siamo convinti che… oltre alle cure fisiche, sia fondamentale affiancare una cura dello spirito e del benessere. Un lavoro quotidiano, fatto di relazione e di attenzione, di altruismo e di calore umano, di passioni condivise”, ha commentato il presidente del sodalizio, Simone Canclini.
La forza dei volontari -ora centotrenta- “è l’autenticità del loro dono: non sono professionisti, sebbene siano molto competenti e preparati; la loro presenza è un dono gratuito, fatto con il cuore, è la parte migliore di sé che si fa dono per l’altro”, ha aggiunto la coordinatrice, Laura Bricola.
Tra i diversi incarichi affidati agli uffici postali del progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitali”, che a regime saranno settemila, uno piuttosto curioso e rivelato dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante. È previsto il posizionamento di apparecchi che potranno dare informazioni turistiche in più lingue grazie all’intelligenza artificiale. Considerando che non tutti i centri hanno riferimenti meritevoli di essere conosciuti (infatti sarebbero millecinquecento quelli interessati a tale supporto), occorre domandarsi come tali informazioni verranno raccolte. Secondo quanto si è capito, saranno “catturate” su internet, quindi con dubbi sull’attendibilità o perlomeno sull’aggiornamento dei dati. Ma c’è anche un altro elemento da tenere presente: queste sportellerie spesso sono aperte solo al mattino e magari non sei giorni alla settimana. Da questi fattori emerge la perplessità per tale, ipotizzata, prestazione.
“Il Consiglio d’Europa -ricordano dalla sede di Strasburgo- è la principale organizzazione per i diritti umani del continente”. Ha creato nei suoi quarantasei Stati membri uno spazio giuridico comune, che poggia sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e rappresenta una zona senza pena di morte per oltre 700 milioni di persone. Venne istituito con il Trattato di Londra il 5 maggio 1949, settantacinque anni fa. Se n’è ricordata la Croazia, che due giorni prima della ricorrenza ha portato agli sportelli una cartolina postale su cui è intervenuto Duje Šegvić. Dal soggetto simbolico, è in vendita a 58 centesimi di euro.
Quante volte è capitato di trovare tra il proprio corriere un invio destinato a qualcun altro a causa di un portalettere distratto? Il caso segnalato dal lettore di “Vaccari news” Giancarlo Rota è alquanto diverso. A sbagliare non è il postino, ma addirittura il mittente, che confonde la cassetta del Comune di Gandino (Bergamo), collocata in piazza Vittorio Veneto 3, con quella di Poste italiane, posizionata a pochi metri, in fianco al numero civico 6. Da qui la decisione dell’Ente locale: indicare con un cartello la destinazione del proprio contenitore; vi si legge: “Non è la cassetta di Poste italiane, ma del Comune di Gandino”. Il problema, però, ora si è aggravato, perché quella rossa dell’azienda è fra le tante destinate a essere asportate; un avviso posizionato su di essa recita: “Cassetta disattivata - Fuori servizio”. Giocoforza, lo speditore -forse un turista- dovrà trovare un altro riferimento, magari quello collocato davanti all’ufficio postale, che si trova un po’ distante, in viale Rimembranze 2.
Accanto all’area italiana, l’asta che la società Vaccari ha organizzato per il 18 maggio offre altro, a cominciare dalla sezione dedicata genericamente all’estero.
In essa campeggia, di Vaticano, il “Giornata mondiale della gioventù” ritirato, offerto con angolo di foglio (è il lotto 1.028 e parte da 950 euro). Decisamente più classici sono i “Black penny” usati (1.043, 250; 1.044, 200; 1.045, 200), anche in coppia orizzontale (1.046, 500), e il 2 pence, sempre usato e in coppia (1.047, 950).
Tra le buste, va notata quella dagli Stati Uniti a “Spezia, Sardinia” del 12 novembre 1860, affrancata con il 5 centesimi marrone “Jefferson”; era destinata a un membro del Mediterranean squadron. Si caratterizza per le tasse manoscritte e i bolli di transito anche al retro (1.065, 2.500).
Non bisogna trascurare l’area intitolata a lotti e collezioni. In particolare, spicca lo studio specializzato sulle tavole dei primissimi francobolli di Regno Unito, ancora l’1 penny nero, quello rosso e il 2 pence azzurro, sciolti e su supporto (1.118, 4.500). Oppure, la raccolta di corrispondenze tra Italia e Svizzera risalente al periodo 1851-1874 (1.135, 5.000).
In biblioteca
Dopo tanto tempo, ritorna la letteratura, con titoli per varie borse. Meritevoli di attenzione sono, ad esempio, il catalogo di vendita Robson Lowe “The «Burrus» Italian States” (1.290, 30), l’“Enciclopedia filatelica italiana - Antichi Stati Italiani” (è il tomo II per il Regno di Sardegna, 1.313, 45), i saggi “La liberazione del Veneto” di Lorenzo Carra (due volumi, 1.333, 180), “I francobolli del Regno di Napoli e i due provvisori da mezzo tornese del 1860” di Emilio Diena (con le tre tavole fuori testo, 1.341, 90), “Milano e i milanesi nella storia del volo 1784-1914” di Sandro Taragni (1.395, 35), “La posta militare italiana nella Prima guerra mondiale” di Aldo Cecchi e Beniamino Cadioli (1.401, 35), “Il servizio postale nella Marina militare 1892-1920” di Ottorino Pieroni (1.404, 35), “Lettere dei combattenti del Risorgimento” di Aldo Pozzolini Gobbi (1.405, 15).
Si aggiungono i mercuriali “Stato Pontificio - Bolli ed annullamenti postali” di Alfonso Bürgisser (1.329, 40), “Manuale e catalogo dei francobolli di Sardegna” di Cesare Rattone (1.371, 110), “The cancellations of hungarian post offices on the first issue of Hungary 1867-71” di Gary Ryan (due volumi, 1.375, 160) e la rivista “Vaccari magazine” completa (1.438, 1.400).
Naturalmente, tra le 1.438 voci disponibili, ognuno può trovare qualcosa di interesse personale più specifico…
Fauna e flora subacquee anche dall’Italia, che ha scelto oggi, “Festa dell’Europa”, per arrivare con il proprio contributo targato PostEurop. Sono due “Bzona1” da 1,30 euro, utilizzabili per spedire cartoline oppure lettere ordinarie nei venti grammi verso il Vecchio continente o il Mediterraneo. La tiratura è stata fissata in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi per ciascun soggetto, allestito in fogli da quarantacinque.
Alle immagini ha operato Matias Hermo; raffigurano un’interpretazione artistica dell’argomento scelto e riferito proprio al Mediterraneo, una delle aree del pianeta con la maggiore biodiversità. Per l’annullo fdc occorre rivolgersi allo spazio filatelia di Genova; si trova in via Dante 4.
Dall’Acquario di Genova
Gli oceani contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano, per volume, il 99% di spazio occupato da organismi viventi, di cui solo 200mila specie identificate. Un capitale sempre più interconnesso alla vita e anche all’esistenza del genere umano, che necessita dell’azione congiunta di tutti per essere preservato.
Sono alcuni dei dati offerti nel bollettino, sottoscritto dal presidente e amministratore delegato di Costa edutainment, Acquario di Genova; si chiama Giuseppe Costa. Tale struttura è in prima linea da oltre trent’anni nella conservazione e protezione degli ambienti acquatici coinvolgendo milioni di visitatori attraverso l’emozione dell’incontro ravvicinato con la natura, che diventa veicolo per messaggi di conservazione (fine).
Esattamente cent’anni dopo il pubblicitario per i “Baci”, predisposto ma non emesso, ecco la rivincita con la “Coppa della Perugina”, anch’essa giunta al secolo. Il relativo francobollo ha debuttato stamattina. Appartenente alla serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, è un “B” da 1,25 euro; consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico. La tiratura è stata fissata in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi, allestiti in fogli da quarantacinque. Nell’immagine compare il primo manifesto della corsa automobilistica su strada a caratura internazionale che si disputò a Perugia dal 1924 al 1927. Fu realizzato precisamente nel 1924 dall’illustratore Federico Seneca, lo stesso che rappresentò la celebre coppia abbracciata. In alto c’è il richiamo alla gara. L’annullo primo giorno di emissione si trova all’ufficio postale di Ellera Umbra (Corciano, Perugia), sito in via Gramsci 10. “Il percorso più veloce d’Europa” Il confronto “riuscì ad affermarsi grazie alla lungimiranza manageriale di Giovanni Buitoni, il giovane rampollo della famiglia” proprietaria della Perugina e al tempo medesimo presidente dell’Automobile club del capoluogo umbro. “Un bel tracciato sicuro definito il percorso più veloce d’Europa”, le curve sopraelevate, la torre direzione gara alta dodici metri, il fissaggio dello sterrato con i residui di raffinazione del petrolio, i collegamenti telefonici lungo l’itinerario, quelli radiofonici nel centro della città, le riprese cinematografiche, le tribune mobili realizzate con le carrozze ferroviarie, i cioccolatini distribuiti gratuitamente, il montepremi fino a 250mila lire “saranno gli indovinati ingredienti di quell’ambizioso «pacchetto»”. Infine, “molto innovativa per quell’epoca”, l’idea di abbinare un evento sportivo a un marchio commerciale con il solo scopo di lanciarlo sul mercato. Passeranno venticinque anni prima di poter rivedere il nome della manifestazione nelle cronache sportive, questa volta dal 1952 al 1954 in abbinamento al “Giro automobilistico dell’Umbria”. Nel 1984 il Club auto e moto d’epoca perugino (il testo del bollettino è del suo presidente, Ugo Amodeo), in collaborazione con la famiglia Buitoni, pensò di riscoprire l’appuntamento, ora in chiave turistico-culturale. Da quel momento sono state organizzate trentacinque rievocazioni storiche; l’attuale è in corso da oggi al 12 maggio (continua).
La “baguette” nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, decisione che ha indotto la Francia a renderle omaggio con un francobollo da 1,96 euro, dovuto a Stéphane Humbert-Basset (c’è anche il “souvenir philatélique” da 4,50). La prevendita scoccherà il 16 maggio, il giorno dopo la distribuzione sarà completata. “Pane della nostra vita quotidiana, simbolo della nostra gastronomia, gioiello della nostra cultura”, annota il presidente della Confédération nationale de la boulangerie pâtisserie française, Dominique Anract. “È composta da ingredienti base come farina, acqua, sale, lievito e/o pasta madre. Questa apparente semplicità rivela una complessità di lavorazione: dosaggio e pesatura degli ingredienti, impasto, fermentazione, divisione, riposo, modellatura, rifinitura, cottura… Tanti passaggi meticolosi eseguiti dal fornaio artigiano, il cui sapere unico viene tramandato di generazione in generazione”. Portatrice di sapere e costumi, la “baguette” è profondamente radicata nelle pratiche quotidiane. Incarna un rito, quello di recarsi in panetteria, un negozio di prossimità, che attira ogni giorno dodici milioni di consumatori. La produzione, pari a sei miliardi di pezzi all’anno, conferma il suo status di icona nel patrimonio alimentare nazionale.
Un centro di 53mila abitanti in provincia di Varese e tre annulli del primo giorno da valorizzare. Tanto da suggerire una pubblicazione specifica. È “Giorno di emissione... Gallarate!”, dovuta a Beniamino Bordoni per conto di Prodigi edizioni. Sono 12 pagine con immagini a colori (senza indicazioni di prezzo), presentate come estratto dalla “Rassegna gallaratese di storia e d’arte” numero 140. Il modo per divulgare una pratica all’esterno del mondo collezionistico e, comunque, per lasciare traccia nel tempo.
Protagonisti sono i manuali “che -si legge nel testo- «certificano» la nascita di un francobollo essendo utilizzati solamente nella data in cui esce il dentello e nella località che ha uno specifico collegamento con la carta valore in modo da rafforzare il legame tra l’emissione ed il suo territorio”.
Nel caso specifico, sono le obliterazioni dedicate alle costruzioni aeronautiche dell’1 giugno 1981 (riguarda un 200 lire per l’elicottero Agusta “A109”) e del 28 marzo 1983 (il 400 per l’aeromobile della stessa azienda classificato “A129”). Si aggiunge quella dell’1 ottobre 2007 per il latinista Concetto Marchesi: nella cittadina ha sede l’associazione lui dedicata.
reading more