Una malattia combattuta per anni, che non lo aveva bloccato nei suoi molteplici interessi e nelle conseguenti attività. Ma che, alla fine, ha avuto l’ultima parola.
È scomparso oggi Gianfranco Pastormerlo, erede di una centralissima incisoria milanese creata nel 1928 (numerosi circoli e collezionisti conservano targhe e medaglie provenienti dalla sua azienda) e soprattutto molto operoso all’interno del campo filatelico.
Nel tempo si era specializzato nel Secondo conflitto mondiale, in particolare nelle corrispondenze partigiane, nei recapiti di emergenza, nella corrispondenza della val d’Ossola e nella guerra psicologica. Diventando in trent’anni la figura trainante del Centro italiano filatelia resistenza, che proprio per dopodomani, dalle ore 9.30, ha convocato l'assemblea generale alla Scuola militare “Pietro Teulié”, collocata in corso Italia 56 nel capoluogo lombardo. È stato consigliere, poi vice ed infine presidente del sodalizio succedendo ad Egidio Errani. Impegnandosi nelle iniziative espositive ma anche sostenendo il bimestrale interno, “La voce del Cifr”, in cui copriva la figura di direttore redazionale. E lavorando fino all’ultimo numero, quello di novembre. Nell’editoriale del precedente, scriveva: “Mancano pochi mesi alla conclusione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale che hanno visto il Cifr partecipe con le opere di propri consoci a svariate mostre allestite nella Penisola. Nei prossimi mesi autunnali saremo impegnati nella pianificazione e organizzazione di nuove manifestazioni con altrettanti nuovi temi inerenti la storia europea e altro”.
Era nato il 13 febbraio 1932. I funerali sono previsti sabato 26 nel capoluogo lombardo alle ore 11; il punto di riferimento è la chiesa di Gesù Buon Pastore, in via Caboto 2.