Dopo gli aspetti produttivi (news precedente), un’occhiata al futuro: quando pensate di rivelare il quadro del programma per il 2019? Le anticipazioni per l’elenco attuale sono state date nel settembre scorso… “Avremo la bozza a giugno”, replica il responsabile dell’Ufficio filatelico e numismatico vaticano, Mauro Olivieri, in questa intervista con “Vaccari news”. “Cerchiamo di spaziare e ricordare i fatti più rilevanti, però è difficile. Guardiamo agli anniversari, ma non solo. Comunque, desideriamo contenerci in diciassette, diciotto emissioni organizzate in quattro uscite ogni dodici mesi”.
Dell’area italiana, il Vaticano è l’unico che ancora garantisce continuità agli interi postali, emettendone periodicamente di nuovi. Sono richiesti? “Evidentemente sì, anche se le tirature, da dieci, dodicimila pezzi, mostrano quanto siano una nicchia nella nicchia”. Esiste un loro impiego postale? “Molto sporadico, di fatto sono quasi completamente oggetto di collezionismo”.
Quali sono i vostri attuali canali di vendita? “In Vaticano abbiamo uno sportello in piazza San Pietro presso l’arco delle Campane, quindi raggiungibile da tutti. All’interno delle mura, riservato a circoli e commercianti, ve n’è un altro in Santa Marta. Occorre poi ricordare gli uffici postali: in piazza San Pietro vi sono ben tre succursali (all’arco delle Campane, alla Guardia svizzera ed il furgone); si aggiungono un altro punto ai Musei vaticani e la Posta centrale. Naturalmente, vendiamo anche per corrispondenza ed alle manifestazioni collezionistiche, le ultime delle quali svoltesi a Milano e Bologna”. Internet? “Stiamo lavorando allo shop on-line, confido nell’apertura prima dell’estate”.
Chi sono i maggiori acquirenti? “Italiani e tedeschi prima di tutto”.
Quanti dipendenti ha l’Ufn? “Attualmente, in totale siamo quarantacinque” (continua).