Macao, regione della Cina Popolare a maggioranza buddista, vince il “San Gabriele” numero venticinque, che premia la migliore emissione a tema religioso prodotta l’anno precedente. Il riconoscimento, presieduto da Gianni Fontana, è andato alla serie dedicata alla Compagnia di Gesù, a testimonianza dell’antica presenza portoghese, dunque cattolica. Uscita il 30 novembre 2006, si compone di quattro francobolli e un foglietto; ritrae cinque personaggi, quattro presenti negli esemplari singoli e l’intero gruppo nel blocco.
“A Macao -precisano gli organizzatori dell’iniziativa, che fa capo al Circolo filatelico «Sergio Rettondini»- nel 1522 morì Francesco Saverio, aspettando invano di ottenere l’autorizzazione per entrare nella terra dei mandarini”. Da qui partì per la Cina, nel 1603, Matteo Ricci, il gesuita che a Pechino ancora adesso è tenuto in grande considerazione. “Distrutta per ben tre volte in epoche diverse (l’ultima dopo la Rivoluzione culturale delle guardie rosse di Mao), la sua tomba è sempre stata ricostruita, mentre il suo nome, assieme a pochissimi altri stranieri, figura nell’enciclopedia nazionale di Pechino. Ed è proprio un suo efficace ritratto firmato da Victor Hugo Marreiros che apre la galleria dei gesuiti illustri proposti attraverso l’emissione di Macao-Cina, la quale ha coinciso con il 450° anniversario della morte del fondatore della Compagnia di Gesù, Ignazio di Loyola, il 500° della nascita di san Francesco Saverio e il 400° della morte di Alessandro Valigano”.
Il taglio da 1,50 patacas, la moneta locale introdotta dai portoghesi e sopravvissuta all’epoca coloniale, mostra padre Matteo Ricci con in mano un ostensorio, all’interno del quale campeggia l’emblema dei gesuiti, costituito dall’acronimo di “Jesus hominum salvator”, cioè Gesù salvatore degli uomini. Ignazio di Loyola, rappresentato sul valore da 10 unità e collocato al centro del foglietto, tiene in bella vista un volume aperto. Si vedono i caratteri che significano “Ad maiorem Dei gloriam”, ossia per la maggior gloria di Dio, motto che contrassegnò la maggior parte dei libri voluti dalla Compagnia di Gesù. “Due precisi riferimenti a Gesù e a Dio, del tutto inconsueti su francobolli comunque cinesi”.
L’altro dentello da 1,50 patacas rappresenta san Francesco Saverio, patrono delle missioni. I restanti valgono entrambi 3,50 unità; riguardano Alessandro Valignano, convinto assertore del rispetto delle culture locali e fondatore, nel 1594, del Collegio dedicato a san Paolo (in seguito divenuta la prima università in Estremo Oriente), e Melchior Carneiro, primo vescovo di Macao.
Il “San Gabriele” gode del patrocinio concesso dall’Unione mondiale omonima. L’attribuzione è stata ufficializzata questa mattina al Museo “Maria Fioroni” di Legnago (Verona), nell’ambito della mostra filatelica che si chiude oggi alle ore 18. Il riconoscimento consiste in una placchetta d’argento raffigurante l’Annunciazione, appositamente realizzata anni fa da Enrico Manfrini, uno dei massimi scultori d’arte sacra del nostro tempo, e dalla targa messa a disposizione dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.